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Il lutto

Bettoni ricorda Gimondi: “Felice? Un bergamasco a 360 gradi”

Valerio Bettoni: "Diciamo che ci intendevamo al volo perché siamo entrambi persone senza fronzoli"

“Sono molto addolorato per questa perdita, Felice era un grande bergamasco, un bergamasco a 360 gradi – esordisce così Valerio Bettoni, già presidente della Provincia di Bergamo e del Coni -. Ci incontravamo spesso ed era bello stare con lui per il suo carattere diretto, diciamo che ci intendevamo al volo perché siamo entrambi persone senza fronzoli. Lo ricordo anche per la sua disponibilità e praticità nel trovare le soluzioni ai problemi che emergevano nel mondo dello sport”.

Tra i tanti ricordi, Valerio Bettoni rammenta una festa dei Bergamaschi nel mondo: “Erano venuti dalla Francia i miei cugini, bergamaschi di nascita ma francesi da una vita, e quando lo videro lo abbracciarono e gli fecero festa. Quando correva in Francia al suo passaggio gridarono ‘siamo bergamaschi’ e Gimondi si voltò sulla per salutarli. Un gesto di un grande uomo che sta alla base di un campione come Gimondi”. Poi la voce di Bettoni si incrina un po’: “Ci stanno mollando tutti, se ne vanno: come sarebbe bello creare un museo dei grandi bergamaschi: Facchetti, Gimondi. So che Agostini cercava uno spazio per lasciare i suoi trofei, sarebbe bello davvero creare uno spazio per ricordare questi campioni. Certo Gimondi rimane un mito, aver battuto i francesi in casa loro, perché si sa che i francesi sono sempre un po’ bulli e lui con suo carattere e la sua indole li ha stesi. Ciao Felice, sono molto addolorato”.

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