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Aveva 82 anni

È morto Adriano Rota Nodari, 55 anni con il crono in mano

Adriano Rota Nodari era presidente del MC Careter "Imerio Testori" di Nembro

“Vincere il tempo è lo spirito dello sport”. Questo il motto che ha animato la vita di Adriano Rota Nodari, presidente e “anima” del Motoclub Careter di Nembro, ma soprattutto uno dei più “longevi” cronometristi bergamaschi, con all’attivo 55 anni di onorato servizio di cronometraggio sportivo, in particolare nel settore del motociclismo e, nello specifico, della moto-regolarità e dell’enduro.

Un grande uomo, una bella persona, affabile, generoso, sempre con il sorriso stampato in faccia, che purtroppo se ne è andato nel giorno di Ferragosto, lasciando nel dolore la sua famiglia, gli amici, i parenti tutti e quel grande “esercito” di motociclisti che lo conoscevano, non solo a Bergamo, ma in tutta Italia e anche nel mondo.

Per certi versi, infatti, Adriano Rota Nodari era una delle memorie storiche del motociclismo bergamasco, uno dei “pezzi da novanta” del mondo dei motori a due ruote. Certamente, non in sella, ma sulle piste, sulle mulattiere della regolarità, sui fettucciati, sulle prove in linea, in un modo del tutto particolare, facendo il cronometrista appunto, un’attività che gli ha permesso di girare mezzo mondo, di calcare le più famose piste internazionali di enduro e di cross, di incontrare tantissimi campioni, ma soprattutto di far conoscere alla platea iridata il motociclismo bergamasco e i grandi piloti “made in Bergamo”. Infatti, sotto la sua mano, con o senza bandiera a scacchi, sono passati i più bei nomi del motociclismo orobico, che proprio da lui hanno ricevuto i primi consigli, se non addirittura i “trucchi”, per come correre in linea e in fettucciato o condurre al traguardo la moto. Giovani di belle speranze, ma anche campioni navigati, che dopo il classico “via” del “cronoman” Adriano, sulla linea di partenza o nei Controlli Orari, si lanciavano in sfide memorabili, alla conquista di titoli e allori.

“Di tutti ho un grande ricordo – ha spiegato il 23 luglio scorso, durante la cena organizzata dal MC Careter per il suo compleanno – In 55 anni di attività ho dettato i tempi a piloti di tutto il mondo: dapprima, negli anni ’70, come cronometrista e direttore sportivo del Moto Club Careter di Nembro, guidato allora dal Colonnello Giovanni Moro; quindi, come organizzatore di gare internazionali, per conto della Federazione Motociclistica Italiana; infine, come cronometrista per la Federazione Italiana Cronometristi, per la quale ho prestato il mio tempo fino a pochi anni fa, attraverso l’Associazione Cronometristi Bergamaschi”.

Nato 82 anni fa a Casnigo, in Val Gandino, ma residente a Ponteranica, Adriano Rota Nodari si è avvicinato al motociclismo nei primi anni ‘60, grazie al fratello Fausto, appassionato pilota di moto-regolarità. Nel ‘64 è già in pista a Capriolo, nel bresciano, come cronometrista “ufficiale” del Motoclub Careter di Nembro, allora sezione del Motoclub Bergamo. Nel ‘66, frequenta il primo corso della FIC (Federazione Italiana Cronometristi) e per 17 anni è direttore sportivo del Motoclub Careter, presenziando a tutte le prove del campionato italiano moto-regolarità, contribuendo ai trionfi di piloti come Brissoni, Gritti, Perego, Rottigni, nonché dell’indimenticato Imerio Testori. Sotto la sua guida, il Motoclub Careter si aggiudica, dal ‘72 al ‘75, il Trofeo FMI a squadre, nonchè il campionato italiano moto-regolarità a squadre nel ‘72, ‘79 e ‘80.

L’anno d’oro è il 1976: alla “Sei Giorni Internazionale” di Zeltweg, in Austria, è il “regista” della vittoria del Motoclub Careter di Nembro nel campionato del mondo per squadre di club.
Notevole il suo palmares motociclistico: oltre 2.000 cronometraggi, di cui 400 al campionato italiano senior e junior, una cinquantina al campionato europeo, ma soprattutto la partecipazione a 20 “Sei Giorni Internazionali”, in tutto il mondo.
Fin qui, il motociclismo. Infatti, per una ventina d’anni, Adriano Rota Nodari cronometra anche gare di sci, pattinaggio, automobilismo, atletica leggera, rally e nuoto. Nella sua bacheca, poi, ha anche l’ambito “Oscar Norelli”, un riconoscimento messo in palio, dal 1977, dalla Scuderia Fulvio Norelli, sezione del Motoclub Bergamo, per premiare “un personaggio attivo nel mondo dello sport motociclistico che ha contribuito alla diffusione e alla continuità dell’attività motociclistica nella Bergamasca”.

Sposato con Maria Scarpellini, e padre di Simona e nonno di Elia, Adriano Rota Nodari ha lavorato per quarant’anni presso gli uffici dell’Inps di Bergamo. Una ventina d’anni fa è andato in pensione, potendo così dedicarsi a tempo pieno alla sua passione di cronometrista e di dirigente del Motoclub Careter “Imerio Testori” di Nembro, di cui era il presidente. Due anni fa i primi sintomi della malattia, che piano piano l’anno debilitato, fino a obbligarlo al ricovero, venti giorni fa, presso l’ospedale “Papa Giovanni” di Bergamo, accudito dal Prof. Luca Lorini, responsabile del Dipartimento Anestesia e Rianimazione 2 presso l’Ospedale “Papa Giovanni XXIII” di Bergamo, ma soprattutto “suo” pilota al Motoclub Careter di Nembro.

I funerali di Adriano Rota Nodari si svolgeranno lunedì 19 agosto, alle 15, a Casnigo. La camera ardente è allestita presso l’Ospedale “Papa Giovanni XXIII” di Bergamo.

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