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Il cordoglio

“Addio Gimondi, che mi facevi sognare da bambino”

Roberto Calderoli, Giorgio Gori, Matteo Salvini, Enrico Mentana e tanti, bergamaschi e non, piangono Felice Gimondi

“Una di quelle notizie che non vorresti mai ricevere – il primo commento addolorato alla scomparsa di Felice Gimondi arriva dal vice presidente del Senato Roberto Calderoli -. Addio al campione che mi faceva sognare da bambino, addio ad un uomo perbene, addio ad un bergamasco che rendeva onore alla sua città, addio ad una bandiera di uno sport sano, fatto di sacrifici e valori. Addio a Felice Gimondi, il nostro campionissimo”.

A ruota il sindaco di Bergamo Giorgio Gori: “Oggi è un giorno triste per lo sport italiano e per Bergamo. Se n’è andato Felice Gimondi, certamente uno dei nostri più grandi campioni di tutti i tempi. Aveva solo 76 anni. Per ricordarlo ho ritrovato ciò che avevo scritto il 17 aprile scorso, dopo aver condiviso con lui la presentazione della Gran Fondo che porta il suo nome.

Felice Gimondi non è solo un campione. È un uomo con un grande senso dell’umorismo e una memoria strepitosa. A 76 anni si ricorda ogni singola tappa di ognuna delle infinite corse a cui ha partecipato, ogni corsa in linea e ogni circuito. E per ognuna ha un aneddoto divertente. ‘Me le ricordo perché le ho fatte in bicicletta’, si giustifica, come a dire che l’andare lento – pedalando – consente di fissare fatti ed emozioni più che l’attraversarli velocemente. Se ci fosse andato in macchina, intende, non sarebbe stata la stessa cosa. La presentazione della 23a edizione della Gran Fondo Gimondi Bianchi – 4.000 iscritti da 32 Paesi, un grande evento popolare, culturale e turistico con al centro Bergamo e il suo territorio – è diventata l’occasione per ascoltare il racconto di una serie di episodi amabili ed emozionanti. Tanto più che questa edizione è dedicata ai “7 giganti” che in carriera sono riusciti a vincere almeno una volta il Giro d’Italia, il Tour de France e la Vuelta. Ovvero, oltre a Gimondi, Jacques Anquetil, Eddy Merckx, Bernard Hinault, Alberto Contador, Vincenzo Nibali e Chris Froome. Miti della nostra infanzia e grandi campioni di oggi, gli unici in grado di comporre il “Grande Slam” del ciclismo. E per ognuno di loro Gimondi ha un ricordo e una battuta: strepitoso.

Ciao Felice, ci mancherai”.

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E Daniele Belotti, parlamentare ne parla come “un mito dello sport bergamasco, italiano e mondiale. Un orgoglio della nostra terra che ha portato il nome di Bergamo e della valle Brembana fino al paradiso del mondiale, del Tour de France e del Giro d’Italia. Ero un bambino, ma quel venerdì 11 giugno 1976 c’ero anch’io sul Sentierone in estasi insieme a migliaia di bergamaschi: Felice aveva appena battuto in volata il suo storico rivale Eddy Merckx, mettendo il sigillo, proprio davanti alla sua gente, alla vittoria finale del Giro d’Italia. Lo ricorderò così, in trionfo sul podio davanti a migliaia di bergamaschi. Un grande! Ciao Felice”.

gimondi oldani

Anche il vice premier Matteo Salvini piange il campione del ciclismo: “Addio grande e indimenticabile Gimondi, la tua Bergamo e tutta l’Italia dello sport porteranno le tue imprese sempre nel cuore”.

Belle le parole di Enrico Mentana: “È morto Felice Gimondi. Dubito che i giovani di oggi sappiano chi fosse, ma è impossibile che non lo ricordi chi era ventenne quarant’anni fa. Tifavo per lui già da quando vinse il Tour de l’avenir, ricordo l’entusiasmo per il suo trionfo al Tour quello vero, forse l’anno dopo, e poi la fase più difficile, con l’arrivo di Merckx, la doppia sfida al Mondiale, le due volate col belga, quella frustrante di Mendrisio e quella trionfale del Montjuich a Barcellona. Addio campione”.

“Ci lascia un monumento dello sport italiano. Un campionissimo del ciclismo che ha esaltato la mia generazione con imprese uniche. Un atleta che sulla bicicletta esprimeva tutta la caparbietà e la voglia di arrivare dei bergamaschi e più in generale dei lombardi. Che riposi in pace. Mi piace pensare che lassù abbia già incontrato Coppi, Bartali e tutti gli altri campioni che hanno scritto la storia del ciclismo”. Lo ha detto il presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana, esprimendo il cordoglio dell’intera Giunta lombarda per la scomparsa di Felice Gimondi.

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