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Nel mediterraneo

Ocean Viking, la nave di Medici senza frontiere al largo con 356 persone

Tra loro ci sono anche 103 bambini e minori sotto i 18 anni, di cui solo 11 viaggiano con un parente o un tutore

Dopo quattro giorni di soccorsi in mare con la Ocean Viking, Medici Senza Frontiere ha formalmente chiesto alle autorità maltesi e italiane di assumere il coordinamento delle operazioni e di aiutare a individuare un porto sicuro per le 356 persone vulnerabili che sono a bordo.

Tra loro ci sono anche 103 bambini e minori sotto i 18 anni, di cui solo 11 viaggiano con un parente o un tutore. La stragrande maggioranza dei sopravvissuti racconta di aver subito detenzione arbitraria, estorsioni e violenze in Libia e mostrano le cicatrici delle torture.

“Auspichiamo che le autorità europee rispettino il diritto internazionale e assegnino quanto prima un porto sicuro di sbarco per tutte le persone soccorse a bordo della Ocean Viking” dichiara l’associazione Medici Senza Frontiere.

“Le persone a bordo, inclusi i minori, hanno raccontato di essere state torturate con elettroshock, picchiate con bastoni e fucili o ustionate con plastica fusa. Mi dicono di sentire ancora il dolore delle ferite e delle cicatrici che hanno subito in Libia” spiega il dottor Luca Pigozzi, medico di MSF a bordo della Ocean Viking.

Potete seguire su twitter per aggiornamenti in tempo reale: @MSF_Italia e @MSF_Sea

Qui il diario di bordo della nave: https://onboard.sosmediterranee.org

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