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Bergamo

Intervento “spaziale” all’Humanitas Gavazzeni, operato l’astronauta Nespoli

Per una frattura al calcagno AstroPaolo ha ringraziato il dottor Fiorentino e il team dell'ospedale bergamasco che gli hanno applicato una placca e 6 viti in titanio

Humanitas Gavazzeni (e non Houston) abbiamo un problema”. Intervento spaziale quello eseguito dal nosocomio di Bergamo sull’astronauta Paolo Nespoli che -come i comuni mortali- ha dovuto misurarsi, lui abituato a galleggiare nello spazio, con la forza di gravità.

Durante le prove per il tour che ha attraversato tutta l’Italia con una serie di convegni sull’astronomia, dove ha ripercorso le fasi che hanno condotto all’allunaggio dell’Apollo 11 cinquant’anni fa, AstroPaolo si è fratturato il calcagno (vedendo le stelle). Del resto l’appuntamento incentrato sulle imprese spaziali dell’uomo aveva come titolo: “Le stelle non sono poi così lontane”.

Come ha raccontato lo stesso Nespoli, che ha collezionato tre missioni e oltre 300 giorni nello spazio, sulla sua pagina Facebook: “Nella preparazione per il mio ultimo evento a Macerata sono riuscito a fratturarmi il calcagno. Meno male che il Pronto Soccorso e il dottor Torcianti dell’ospedale di Macerata mi hanno messo nelle condizioni di poter fare l’evento”.

L’astronauta italiano, che si divide fra la sua casa americana a Houston, con moglie e due figli, e Pisa, dove insegna all’Università Normale, si è presentato al pubblico con la gamba ingessata e le stampelle, prima di essere operato. “All’Humanitas Gavazzeni di Bergamo il dottor Fiorentino e il suo team mi hanno reso bionico con una placca e 6 viti in titanio”.

L’astronauta, che dovrà affrontare due mesi con le stampelle e un lungo periodo di riabilitazione e fisioterapia, non si è perso d’animo, rassicurando i fan sulle sue condizioni di salute. Fiaccato nel fisico ma non nel morale, ha concluso: “È difficile per un paracadutista-astronauta rassegnarsi al fatto che la forza di gravità è grave e non perdona. Mi focalizzerò su questo nei prossimi due mesi mentre girerò con le stampelle!”.

L’incidente a Nespoli testimonia come anche gli astronauti abbiano il loro “tallone d’achille”. Per Nespoli è proprio il calcagno.

Paolo Nespoli
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