La Mozzarella di Bufala Campana Dop da oggi è più tutelata negli Stati Uniti e viene fatta chiarezza sul libero utilizzo del nome “mozzarella” per indicare una tipologia di formaggio. Così si garantisce maggiore trasparenza nei confronti dei consumatori.
Il presidente del Consorzio di Tutela, Mimmo Raimondo, e il vice presidente del US Dairy, nonché direttore del Consorzio dei Nomi Comuni, Jaime Castaneda, hanno firmato a Caserta, nella sede del Consorzio, l’accordo sulla protezione della denominazione Mozzarella di Bufala Campana Dop negli Usa.
Si tratta di un accordo storico che aprirà la strada a un nuovo dialogo sulla protezione dei prodotti di origine in America e anche nei mercati globali, nel rispetto dei diritti delle aziende di produrre prodotti generici.

I due enti riconoscono il carattere distintivo della denominazione Mozzarella di Bufala Campana Dop e il documento congiunto stabilisce che qualsiasi richiamo, testuale o grafico, al territorio di produzione su un prodotto similare lede i diritti della Dop campana. Si concorda poi sul libero utilizzo del termine Mozzarella per definire un formaggio prodotto secondo quanto disposto dal Codex Alimentarius e dello standard Food and Drug Administration Usa.
Inoltre, Raimondo e Castaneda hanno inviato una lettera congiunta alla Commissione europea e ai governi di Stati Uniti e Italia chiedendo di condividere questo accordo e di sostenere gli sforzi per proteggere sia la denominazione Mozzarella di Bufala Campana sia l’uso libero del termine mozzarella nei mercati di tutto il mondo.

Per l’export della Bufala Campana gli Stati Uniti sono il primo Paese extra Ue, con una quota pari al 7% e grandi potenzialità, vista la richiesta crescente di prodotto certificato.
All’incontro con l’Us Diary hanno partecipato i vertici di Assolatte, e del Consorzio dei Nomi Comuni.
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