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L'operazione

Droga e armi: sfuggiti alla cattura un mese fa, arrestati al loro rientro a Orio al Serio video

Si tratta della prosecuzione dell'operazione "snowfall" che aveva già portato in carcere 15 persone: sono tre soggetti albanesi, figure di spicco del sodalizio criminale.

Sono rientrati a Bergamo con due voli differenti atterrati all’aeroporto di Orio al Serio ma ad attenderli c’erano gli agenti della Polizia di Stato che li hanno immediatamente arrestati: è finita così la latitanza di tre soggetti albanesi, ricercati nell’ambito dell’operazione antidroga denominata “snowfall” (LEGGI).

Il personale della Squadra Mobile, con la collaborazione dell’Ufficio di Polizia di Frontiera di Orio al Serio, ha tratto in arresto Harizi Ardit, nato in Albania nel 1991, Tafa Pullumb, nato in Albania nel 1986, e Kondo Klajidi, nato in Albania nel 1984, che lo scorso 22 maggio erano riusciti a sfuggire alla cattura durante un blitz nel quale erano finiti in manette in 15, responsabili a vario titolo di detenzione, trasporto, cessione e vendita di sostanze stupefacenti del tipo cocaina, eroina, hashish e marijuana, nonché detenzione di arma comune da sparo.

arresti

Harizi e Tafa sono stati fermati dagli Agenti all’aeroporto di Orio al Serio, non appena atterrati con un volo proveniente da Tirana. Ardit Harizi, insieme al cugino Adriatik Harizi, è una figura verticistica della compagine di soggetti, in prevalenza di nazionalità albanese, che gestiva un ingente “giro” di cocaina, eroina, hashish e marijuana, e si occupava di rifornire personalmente numerosi assuntori, oppure fruiva di vari “cavallini”, ulteriori spacciatori al dettaglio che, dopo aver acquistato dal predetto, a loro volta approvvigionavano innumerevoli tossicodipendenti, sparsi per l’intera provincia.

Il gruppo di albanesi aveva anche la disponibilità di armi da fuoco, come appurato il 31 maggio 2017 quando sempre il personale della Squadra Mobile di Bergamo aveva sequestrato una pistola marca F.N. Browning calibro 7,65 mm, munita di caricatore rifornito di 9 cartucce, occultata in un’intercapedine in cartongesso, sita in un vano ascensore della scala C del complesso di via San Bernardino 139/R, dove era stata deposta la sera precedente proprio da Tafa Pullumb, solerte collaboratore dei predetti, e dallo stesso Ardit Harizi.

Poco dopo quell’arma era stata cercata, ovviamente senza esito, da Adriatik Harizi a seguito di un alterco con un pregiudicato bergamasco.

Klajdi Kondo, invece, è stato fermato una volta giunto in Italia tramite un volo proveniente dalla città rumena di Craiova: quest’ultimo era un attivo aiutante dei cugini Harizi, per conto dei quali effettuava innumerevoli cessioni di stupefacenti nella città di Bergamo e nei centri limitrofi e spesso li accompagnava durante i trasporti. Significative erano alcune conversazioni, in cui i tre erano intenti a confezionare quantitativi di cocaina che poi erano soliti piazzare nell’hinterland bergamasco.

I tre soggetti sono stati portati in carcere a Bergamo e hanno fatto salire così a 18 gli arresti complessivi dell’operazione “snowfall”.

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