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Lirica

Lo spettacolo

Il prete e il musicista: il duo Ghislandi-Frattini sbanca alla Donizetti Night

Di momenti da ricordare ce ne sono stati. L’omaggio al nostro Gaetano e alla furtiva lagrima de “L’elisir d’amore”, il “Pizzicato-polka” intervallato da Pietro Ghislandi in cerca di offerte dal pubblico di parrocchiani, “Oblivion” di Astor Piazzola con Roberto Ranieri come solista.

La Donizetti Night riesce a trasformare in mille modi diversi la nostra città, il più delle volte inaspettati. Nella serata di sabato 15 giugno il chiostro del Palazzo della provincia è diventata la parrocchia di un piccolo paese. Artefici e complici di questa messa in scena sono stati Pietro Ghislandi, attore e ventriloquo, e Roberto Frattini, musicista, che per il secondo anno consecutivo lavorano in coppia. Dopo il successo di “Rita”, il duo è tornato con “…maledetto Gaetano!”, spettacolo di cui sono stati autori di drammaturgia e regia. Insieme a loro, non potevano mancare i ragazzi del Conservatorio Gaetano Donizetti, veri protagonisti della serata.

Un prete, seguito dal personale di servizio della canonica, un direttore d’orchestra, un coro e tutti i musicisti: gli elementi per iniziare una elevazione musicale all’Altissimo con tutte le carte in regola. Ma non abbiamo assistito a nulla del genere. Un sacerdote, interpretato da Pietro Ghislandi, e un direttore d’orchestra fuori dagli schemi, il maestro Frattini, cominciano a bisticciare sulla musica da suonare, l’uno ritiene più appropriate le corali di J. S. Bach, l’altro continua a proporre opere di Gaetano Donizetti. Il finto battibecco diventa così occasione per eseguire musiche del compositore bergamasco e non solo, anche Mozart, Strauss e Piazzolla.

“Sono legato al maestro Frattini da una grande amicizia” racconta Ghislandi poco prima di andare in scena. L’idea è quella di portare la musica classica tra le persone attraverso la comicità teatrale. Un format che definisco spettacolo teatrale dentro la classica. Questo è il nostro obiettivo”.

Di momenti da ricordare ce ne sono stati. L’omaggio al nostro Gaetano e alla furtiva lagrima de “L’elisir d’amore”, il “Pizzicato-polka” intervallato da Pietro Ghislandi in cerca di offerte dal pubblico di parrocchiani, “Oblivion” di Astor Piazzola con Roberto Ranieri come solista.

Lo scopo è stato raggiunto a pieno. Il duo Ghislandi-Frattini è riuscito a coinvolgere pubblico e orchestrali stessi. Il rapporto tra comicità e esecuzione musicale è stato calibrato alla perfezione, una intelligente rilettura dei grandi classici della musica.

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