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Bergamo

Investire in Intercultura: le borse di studio di Fondazione Ubi

Nel corso degli anni aziende, enti, donatori privati continuano a credere nella formazione internazionale dei giovani studenti offrendo borse di studio totali o parziali a beneficio degli adolescenti che desiderano trascorrere un periodo lungo di studio e di vita all’estero con Intercultura.

Studentessa dell’Istituto Romero di Albino premiata alla cerimonia organizzata da Fondazione UBI Banca Popolare di Bergamo Onlus, che si è tenuta mercoledì 12 giugno, alle 11 nella Sala Gerusalemme Liberata di Ubi Banca.

Si conferma tra le famiglie italiane il desiderio di arricchire la formazione dei loro figli adolescenti all’estero. Anche quest’anno sono stati quasi 7.000 gli studenti che hanno partecipato alle selezioni di Intercultura per poter aderire a uno dei programmi proposti: un anno, un semestre, un trimestre, un bimestre scolastico o un soggiorno linguistico della durata di un mese estivo. Quest’estate saranno circa 2.2001 gli studenti a partire (l’anno scorso sono stati 2.225) verso tutti i continenti tre quarti di loro potranno beneficiare di una borsa di studio totale o parziale erogata da uno sponsor o dal fondo appositamente creato da Intercultura, associazione che dal 1955 promuove programmi scolastici in più di 60 Paesi di tutto il mondo.

Nel corso degli anni aziende, enti, donatori privati continuano a credere nella formazione internazionale dei giovani studenti offrendo borse di studio totali o parziali a beneficio degli adolescenti che desiderano trascorrere un periodo lungo di studio e di vita all’estero con Intercultura.

Tra questi, Fondazione Ubi Banca Popolare di Bergamo ONLUS da numerosi anni sostiene Intercultura. Anche quest’anno, grazie al sostegno dell’azienda potrà vivere un’esperienza che cambierà la sua vita una studentessa di Gazzaniga. Si tratta di: Michela N. , 16 anni, studentessa del Romero di Albino. in partenza per un programma annuale negli Usa.

A insignirla, nel corso di un’apposita cerimonia di premiazione, sono stati il Presidente di Fondazione Ubi Banca Popolare di Bergamo Onlus Emilio Zanetti e Luca Gotti, Responsabile Macro Area Territoriale Bergamo e Lombardia Ovest di UBI Banca, che mercoledì 12 giugno, ore 11, presso la “Sala Gerusalemme Liberata” di UBI Banca a Bergamo, hanno consegnato alla studentessa la pergamena attestante la vincita della borsa di studio all’estero con Intercultura. In rappresentanza di Intercultura, Mariantonietta Denti Rodeschini, già Vicepresidente Fondazione Intercultura e Philanthropy Advisor di Fondazione Intercultura.

Diverse le motivazioni che spingono da sempre Fondazione UBI Banca Popolare di Bergamo ONLUS ad investire in Intercultura, ma l’obiettivo principale è l’apprendimento interculturale, ovvero la capacità di interiorizzare i diversi bisogni di studio che emergono dall’evolvere della società contemporanea, integrando i punti di vista “locali” in un processo di dialogo interculturale. Questo perché nell’esperienza all’estero sono messe in gioco capacità di adattamento, abilità di problem solving, necessità di comunicare in un contesto sconosciuto, senso di disciplina, capacità di organizzazione personale: tutti elementi che portano ai saperi del XXI secolo, imprescindibili nella formazione personale e professionale dei nuovi manager e dei cittadini del mondo in senso lato.

Ad aver vissuto da giovani un’esperienza all’estero con un programma di Intercultura e ad aver lì maturato le competenze che li hanno aiutati ad emergere sono numerose altre eminenti figure dell’eccellenza italiana prima tra tutti i due astronauti del team ESA, Luca Parmitano (in procinto di partire a luglio per la sua nuova missione sulla ISS) e Samantha Cristoforetti. Ma anche: Diego Piacentini, già Commissario Straordinario per l’attuazione dell’Agenda Digitale, Franco Bernabè ed Enrico Cucchiani, cavalieri del lavoro e rispettivamente Presidente Commissione Nazionale per l’Unesco e Presidente dell’Ospedale San Raffaele di Milano, Luca Barilla, Vice Presidente Barilla SpA, Giovanni Gorno Tempini Presidente di Fondazione Fiera Milano, Roberto Toscano, già ambasciatore a Teheran e a New Delhi, Carlo Secchi, Docente, già Rettore dell’Università Bocconi, Maria Concetta Mattei, giornalista TG2, Gustavo Bracco, Direttore Risorse Umane e Organizzazione, Pirelli, Gianfilippo Cuneo, Consulente di management, Marco Balich, ideatore di numerose cerimonie olimpiche e ora dello spettacolo “La Cappella Sistina”, Marco Frigatti Vicepresidente Guinness World Records e lo scrittore Antonio Scurati.

La formazione internazionale delle nuove generazioni è volta a sviluppare quelle competenze globali e interculturali che lo stesso Consiglio d’Europa e le rilevazioni PISA dell’OCSE ormai ritengono necessari per la formazione di un giovane.

Una ricerca della Fondazione Intercultura (www.scuoleinternazionali.org) svolta su 500 docenti universitari ha mostrato, ad esempio come i nostri studenti dimostrino essere non ancora pronti per il mondo universitario e lavorativo: i nostri neodiplomati appaiono impreparati (la loro preparazione prende un misero 5,5 in pagella), soprattutto perché sono fortemente in difficoltà nel parlare una lingua straniera e nel problem solving. Quali devono essere invece le caratteristiche dello studente “brillante”? Secondo la ricerca dev’esserci un giusto mix tra tratti caratteriali, competenze trasversali e una adeguata preparazione scolastica. Se, allo stato attuale -secondo i docenti universitari – gli studenti brillanti sono uno su quattro tra i neodiplomati, il numero potrebbe migliorare se solo le scuole investissero nelle competenze trasversali, creando un ambiente didattico che promuova la voglia di approfondire e la curiosità (29%), accompagnate da un atteggiamento di impegno e sacrificio (26%), la capacità di ragionamento e di elaborazione critica (30%), l’autonomia (23%), una buona preparazione scolastica (13%) e la conoscenza delle lingue straniere (7%). In quest’ottica un’esperienza internazionale sembra essere in grado di contribuire in maniera determinante all’acquisizione delle competenze fondamentali per il successo degli studenti.

Per gli studenti e le famiglie interessati ai programmi all’estero di Intercultura, è possibile contattare Cristina Aliprandi, responsabile dei programmi all’estero del Centro locale di Bergamo, al 338 7366580.

Intanto, è già prenotabile da ora sul sito www.intercultura.it il prossimo bando di concorso di Intercultura per i programmi all’estero per l’anno scolastico 2020-21. Il bando di concorso per partecipare ai programmi all’estero di Intercultura è disponibile ogni anno a partire da luglio sul sito dell’Associazione. Le iscrizioni al prossimo bando di concorso apriranno il 1 settembre e si concluderanno il 10 novembre 2019. Il bando sarà rivolto a ragazzi nati tra il 1 luglio 2002 e il 31 agosto 2005 (ovvero, indicativamente di 15-17 anni di età). Circa 65 le mete possibili in tutti e 5 i continenti.

FONDAZIONE UBI BANCA POPOLARE DI BERGAMO ONLUS

“Intercultura è una sfida, un viaggio educativo, un’occasione che contribuisce alla crescita, soprattutto è un’esperienza che segna positivamente tutta la vita perché significa scegliere di arricchirsi culturalmente attraverso progetti e scambi interculturali con numerosi Paesi del mondo – presidente Emilio Zanetti, Fondazione Ubi Banca Popolare di Bergamo Onlus -. Questo il motivo per cui Fondazione UBI Banca Popolare di Bergamo da anni, sin dal 2015, quando è subentrata all’allora Banca Popolare di Bergamo che vi aveva dato corso fin dal 2009, conferma il suo sostegno a tale iniziativa supportando i talenti del nostro territorio. Quest’anno la borsa di studio del programma annuale premia una studentessa meritevole dell’Istituto Romero di Albino, che avrà la possibilità di vivere un periodo importantissimo per la sua vita e per il percorso di studio che andrà ad affrontare, che cambierà sicuramente tutte le sue prospettive. Una mentalità più aperta, dovuta al confronto costante con gli abitanti del Paese in cui ci si reca, un bagaglio di conoscenze sempre più ampio, dovuto alle culture diverse con cui ci si confronta, vedere altre nazioni, che forse non si sarebbero mai visitate senza Intercultura e non ultimo, certo non per importanza, imparare un’altra lingua, avere cioè quella padronanza simile alla propria lingua madre. Avere rapporti con studenti di Paesi diversi, in un contesto tutto sommato sconosciuto, sarà così assai utile per affrontare in modo differente tutte quelle problematiche che potranno presentarsi un domani durante la vita, fornirà una visione, un adattamento alla situazione, un approccio più consapevole, forse proprio perché si è entrati in contatto con altro, rispetto alla vita quotidiana usuale.
Quindi non solo la scuola, ma anche la vita privata, le relazioni, il tempo libero, tutta sarà nuovo, tutto sarà terreno da scoprire ed affrontare e contribuirà ad accrescere la persona. Ribadisco perciò che il confronto fra culture e lo scambio di esperienze formative ed intellettuali costituiscono un presupposto basilare per integrare le proprie esperienze future. Concludo formulando i migliori auguri alla nostra studentessa, complimentandomi per l’impegno profuso che l’ha portata a meritare questa borsa di studio negli Stati Uniti, ed auspico che l’esito dell’esperienza di studio sia proficuo e significativo e che tutte le sue aspettative siano soddisfatte. Non posso poi esimermi dal congratularmi ancora una volta con la dottoressa Mietta Rodeschini e l’intera organizzazione di Intercultura per il lodabile, importante e rilevante progetto che porta ogni anno grandi risultati e soddisfazioni alle nostre Istituzioni Scolastiche”.

UBI BANCA

Luca Gotti, Responsabile Macro Area Territoriale Bergamo e Lombardia Ovest di UBI Banca dichiara: “Da sempre UBI Banca si impegna nel promuovere e sostenere in ogni sua forma l’istruzione scolastica. – afferma Luca Gotti, Responsabile Macro Area Territoriale Bergamo e Lombardia Ovest di UBI Banca – UBI Banca e Fondazione UBI Banca Popolare di Bergamo onlus sono da anni al fianco di Fondazione Intercultura onlus su questo fronte, dimostrando concretamente la volontà e la ferma convinzione nel continuare ad investire sui giovani, dando loro fiducia ed opportunità, accrescendone la stima e la considerazione”.

FONDAZIONE INTERCULTURA

“Intercultura consente ai giovani di vivere in un contesto multiculturale e globalizzato , che è una delle sfide sempre più incalzanti per le nuove generazioni. Insegna a valutare le diversità come opportunità di arricchimento e di crescita invece che come motivo di conflitto. Intercultura, con l’aiuto e l’elargizione di molti sostenitori, propone un modello di educazione al cosmopolitismo attraverso esperienze adolescenziali di vita vissuta individualmente, per lunghi periodi, in famiglie e scuole di altri Paesi – conclude l’avvocato Mariantonietta Denti Rodeschini, già Vicepresidente Fondazione Intercultura e Philanthropy Advisor di Fondazione Intercultura -. Attraverso queste esperienze si forma la consapevolezza della molteplicità dei valori storici, sociali e culturali e si può innescare un processo di conoscenza, confronto e rispetto. Tutto ciò con lo scopo di favorire l’internazionalizzazione dei giovani e delle scuole. Il gruppo UBI Banca Popolare ci è stato sempre vicino, antesignano nel condividere i nostri valori dimostrando grande attenzione verso i giovani e investendo nella loro formazione. La Fondazione Intercultura è grata al Presidente Zanetti per la fiducia che continua a dimostrarci”.

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