Ha atteso il verdetto delle urne fuori dal seggio, dividendosi tra la piazza e il bar davanti al municipio, cercando in tutti i modi di allontanare la tensione. “Altissima. E non ho mica un cuore che resiste – dice Renato Freri (‘Insieme per Ranzanico’) confermato sindaco al ballottaggio -. Sapevo benissimo che tutto si giocava su cinque o al massimo dieci voti”.
Alla fine ne sono stati decisivi 6, dopo il 359 pari del 26 maggio tra il sindaco uscente e il candidato Sergio Buelli (‘Rinnovamento per Ranzanico’) già sconfitto cinque anni fa di sole 7 lunghezze.
“Sono stati quindici giorni di campagna elettorale prolungata – commenta Freri -. Dedico la vittoria a tutti quelli che mi vogliono bene”.
In tarda serata la tensione si è subito convertita in gioia: “Nemmeno abbiamo avuto modo di organizzare una festa perché c’era troppa incertezza. Solo tanti abbracci e un brindisi con gli amici più stretti”.
Freri, 61 anni, l’ha spuntata con 358 voti, mentre Buelli, 74 anni, si è fermato a 352. L’affluenza alle 23 si è assestata al 63,64 per cento, in calo rispetto allo 71,02 del primo turno. “Adesso abbiamo l’opportunità di continuare il lavoro cominciato cinque anni fa – conclude il primo cittadino -. Ci sono ancora tante cose da fare, ma guarderemo in particolar modo a territorio, ambiente, viabilità e sicurezza stradale”.
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