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Le interviste e il quiz

“Ambiente, quanto ne sanno i giovani?” Lo studio degli studenti del Belotti

Con l'ultima scuola che ha aderito all'alternanza scuola lavoro con Bergamonews sul tema dell'educazione civica, affrontiamo un argomento caldo e molto sentito dai giovani: l'ambiente

ULTIMATUM ALLA TERRA
PROBLEMA AMBIENTE: QUANTO CI È VICINO?

ambiente belotti

La maggior parte della popolazione, oggi, produce e consuma molta più plastica di quanta ne riesca a riciclare e a smaltire per cui abbiamo ritenuto opportuno affrontare il tema dell’inquinamento soffermandoci in particolare su quello provocato da questa sostanza, perché questo problema, forse, non accende abbastanza l’interesse dei giovani, nonostante la loro grande adesione allo sciopero del 15 marzo per le vie della città, al quale hanno partecipato anche studenti della nostra scuola.

Abbiamo svolto interviste all’interno del nostro istituto superiore, Bortolo Belotti, chiedendo ad alcuni dei nostri compagni cosa farebbero per salvaguardare l’ambiente. Queste sono state alcune delle riposte ricevute:

Davide (1ªG): “Secondo me, sarebbe necessario ampliare la rete ciclopedonale così da ridurre la circolazione delle automobili”.
Sofia (2ªB): “Bisognerebbe partire da piccoli accorgimenti, come non lasciare accesa la luce, andare a piedi o in bici per piccoli tragitti e fare docce brevi”.
Ines e Paolo (3ªE): “Noi riteniamo che fare la raccolta differenziata sia uno dei più semplici ma efficaci metodi; è importante, inoltre, andare in bici quando possibile”.
Nicolò (4ªA): “Non inquinare gettando mozziconi e dando una multa a chi lo fa. Sarebbe opportuno, inoltre, installare pannelli solari su tutti i tetti”.
Matteo (5ªG): “Io penso che si dovrebbero piantare tanti alberi per creare più spazi verdi e investire nello sviluppo delle macchine elettriche installando di conseguenza delle colonnine per ricaricarle in più punti della città”.
Chiara (3ªA): “A parer mio, bisognerebbe ridurre l’uso delle bottiglie di plastica sostituendole con quelle di vetro e incentivare lo smaltimento adeguato dei rifiuti dove questo non avviene”.

Dopo aver condotto le interviste, abbiamo compreso che, per gli studenti del nostro istituto, i danni maggiori all’ambiente sono provocati dall’inquinamento plastico per cui siamo entrati più nello specifico approfondendo l’indagine relativamente a questo settore.
Dal sondaggio è emerso che i 2/3 (66,7%) degli studenti pensano che i danni maggiori provocati dalla plastica si riversino sulla vita di alcune specie animali, sempre più a rischio d’estinzione.
Il restante 33% è convinto che i più evidenti cambiamenti si manifestino invece sulla rete stradale, la quale si degrada molto velocemente e sugli spazi destinati alla collettività come parchi, spiagge e boschi, che stanno diminuendo se non addirittura scomparendo.
Molti affermano di fare la raccolta differenziata in casa propria e di riciclare i rifiuti e le proposte per salvaguardare l’ambiente sono molte e varie come incrementare l’utilizzo degli imballaggi biodegradabili, di stoffa o di cartone, riutilizzare i contenitori, comprare l’acqua dai distributori o bere quella del rubinetto.

ambiente belotti

Ma, nel concreto, cosa facciamo noi studenti?

Certamente potremmo fare molto di più anche perché quasi tutti gli intervistati hanno mostrato una grande sensibilità nei confronti dei problemi della tutela ambientale e hanno dichiarato che volentieri collaborerebbero con le associazioni che lavorano in questo campo.

La gran parte di loro (65,5%) afferma di essere disposta ad acquistare prodotti con imballaggi biodegradabili se il loro prezzo non risultasse più elevato.

Abbiamo evinto che le soluzioni, per rimediare ai danni arrecati all’ambiente, sono molteplici, semplici e conosciute ma ciò che manca è l’azione, ovvero la volontà di mettere in atto questi provvedimenti, quindi, sarebbe opportuno, organizzando attività mirate, sensibilizzare ulteriormente la collettività su questo problema.

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