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Tennis Club Bergamo

L'iniziativa

“Io sono felice”, al Tennis Club sport e solidarietà per la Casa di Leo

La manifestazione si svolgerà dal 6 al 23 giugno, nei week-end, e consiste in un torneo di tennis doppio maschile, femminile, misto e fit-tpra, per giocatori con classifica massima 4.2.

Sport e solidarietà s’incontrano al Tennis Club di Bergamo dando vita alla prima edizione della coppa “Io sono felice”, a sostegno de “La Casa di Leo”.

La manifestazione si svolgerà da giovedì 6 a domenica 23 giugno e consiste in un torneo di tennis doppio maschile, femminile, misto e fit-tpra, per giocatori con classifica massima 4.2. Le partite si giocheranno nel week-end salvo necessità organizzative e/o condizioni meteo sfavorevoli: la formula prevede 2 set su 3 con regola del no-advantage ed eventuale terzo set sostituito dal match tie-break ai 10 punti.
La quota di iscrizione è di 25 euro con l’aggiunta di 5 euro per la Fit – Federazione Italiana Tennis. Per avere ulteriori informazioni rivolgersi ad Augusto Anzoletti telefonando al numero 035237173 e al 3341125628 oppure accedere alla pagina Facebook “Tc Bergamo”.

Coppa Io sono felice

La “Casa di Leo” è un alloggio accogliente, per famiglie con figli soggetti a frequenti e lunghe ospedalizzazioniì, principalmente all’ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo. Un’opportunità che aiuta i bambini ricoverati e le loro famiglie ad affrontare la malattia con più tranquillità.
La struttura è basata sulla complementarietà tra aree comuni e private; spazi comuni funzionali, moderni e sicuri che favoriscano la socializzazione, quali cucina, zona living, pranzo, relax, playroom, lavanderia; spazi privati, camera da letto, luminosi, ampi, essenziali ma completi, con il bagno privato. Inoltre, le famiglie hanno a disposizione:

– un luogo attrezzato per lavare, asciugare e stirare la propria biancheria che, affacciandosi direttamente sulla zona giorno, permette alle mamme di controllare i propri bambini presenti nell’area gioco;

– due postazioni internet fisse e wi-fi libero per comunicare con i famigliari rimasti a casa;

– alimenti di prima necessità per i pasti e la colazione oltre a prodotti per la pulizia dell’abitazione.

La “Casa di Leo” è un progetto promosso da Eos Onlus. Il nome si riferisce a Leonardo Morghen, per tutti Leo, nato il 3 febbraio 2005 a Mozzo, che fin dai primi anni della sua infanzia ha dovuto affrontare importanti problemi di salute che gli hanno reso difficili anche le più semplici azioni quotidiane come nutrirsi. Con la famiglia ha attraversato l’Italia e l’Europa in cerca di terapie, fino a trasferirsi in America, più precisamente a Columbus in Ohio. Per sei anni Leo si è affidato alle cure del dottor Di Lorenzo al Nationwide Children’s Hospital poi, a 10 anni ci ha lasciato a causa della sua malattia rara ad oggi ancora sconosciuta.

È stato un campione di coraggio, che ha dimostrato tanta saggezza: ha conosciuto persone differenti, vissuto esperienze anche difficili ma da tutto e tutti ha sempre saputo trarre il lato migliore. Ci ha insegnato la resilienza, la capacità di coniugare una tenace resistenza con la gioia e gli occhi felici di un bambino della sua età.

L’associazione Eos Onlus è stata costituita nel 2010 con l’intento di aiutare le famiglie di bambini soggetti a continui e prolungati ricoveri in ospedali. Un gruppo di persone che ha iniziato la propria attività aiutando Leo e la sua famiglia ma anche assistendo nei successivi anni altre 10 famiglie. Dall’esperienza positiva vissuta negli Stati Uniti con Leo e dalle difficoltà riscontrate invece nel supporto alle altre famiglie in Italia, è emersa la necessità di avere uno spazio per accogliere e aiutare un numero sempre maggiore di bambini e famiglie.

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