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Serie aabato 1 giugno

Un centinaio di pensionati bergamaschi a Roma per protestare contro i tagli

Con loro la segretaria generale di Fnp Cisl Bergamo Caterina Delasa: "Siamo stanchi di essere trattati come bancomat"

“Non sarà una gita, come sono soliti descrivere le nostre manifestazioni: anche questa volta è la rabbia che spinge tanti anziani a sobbarcarsi ore di pullman per sfilare davanti ai palazzi del potere nazionale, e non basteranno le parole a far rientrare le nostre richieste. Chiediamo fatti concreti”. Caterina Delasa, segretaria generale di Fnp Cisl Bergamo, non usa mezzi termini.

Anche da Bergamo saranno infatti saranno più di 100 i pensionati che raggiungeranno Roma, sabato 1 giugno, per protestare contro il governo Conte: “Non siamo un bancomat, sempre a disposizione quando serve prelevare per finanziare le misure previste nella legge di bilancio. La nostra – prosegue la leader dei pensionati orobici– sarà una protesta per la tutela delle pensioni; per il diritto a curarsi; per una legge sulla non autosufficienza; per un invecchiamento attivo e in salute; per la riduzione delle tasse”.

protesta a roma

La manifestazione di sabato è stata decisa dalle segreteria nazionali di Fnp, Spi e Uilp, “per sottolineare – si legge nel comunicato stampa diramato – come, nei prossimi tre anni, la manovra del governo giallo-verde sottrae ai pensionati oltre 3 miliardi e mezzo di euro che vengono prelevati automaticamente dalle pensioni superiori a tre volte il minimo (1522 euro lordi) attraverso il meccanismo di indicizzazione”.

protesta a roma

“Siamo stanchi di essere discriminati – spiega ancora Delasa -, quando ogni giorno contribuiamo alla vita sociale ed economica dell’Italia aiutando figli e nipoti, e siamo stanchi di una politica che non sa dare continuità agli impegni presi da governi precedenti su tematiche come la non autosufficienza”.

“Noi chiediamo – termina Delasa – che tutti possano invecchiare attivi e in buona salute. Poi, è necessario tutelare il potere di acquisto delle pensioni attraverso meccanismi di recupero dell’inflazione. Vanno ridotte le tasse dei lavoratori e dei pensionati che pagano quasi la totalità dell’Irpef e le aliquote vanno uniformate a quella degli altri Paesi Europei che hanno prelievi ben inferiori”.

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