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I libri di livia

Guida letteraria per diventare grande: Daniel Pennac

Nuova puntata di "I libri di Livia": per scoprire i libri che accompagnano nella crescita una ragazza di 14 anni

Ho avuto l’onore di incontrare Daniel Pennac un anno fa, a Bergamo, e mi sono sentita in dovere di riservargli un posto nella mia rubrica. Non ricordo molto di ciò che disse: parlava in francese, e la voce della ragazza che lo traduceva era fin troppo bassa.

Però, c’è una frase, in particolare, che dubito dimenticherò mai: non c’è nulla di meglio che addormentarsi leggendo un libro.

Sarà perché mi trovai subito in accordo con lui?

Abbaiare stanca però non credo sia una storia che dia scampo all’immaginazione e che permetta al lettore di dormire. Prende totalmente perché è un’avventura emozionante e ricca, che vede come protagonista un cane.

Il nome di questo nostro personaggio effettivamente non lascia spazio a fraintendimenti: Il Cane. Nome scelto dalla padroncina Mela, sua amica inseparabile. Il suo stesso cucciolo si pone l’obbiettivo di ammaestrarla, insegnandole ad essere rispettosa nei suoi confronti.

Il Cane, abbandonato come randagio in una fabbrica assieme alla madre adottiva, alla morte di questa , inizia una vita da vagabondo, ricca di avventure, ma che si conclude quando nel momento in cui incontra la futura padrona in canile, che lotta per prenderlo con sé. L’ottimo rapporto fra i due ingelosisce profondamente i genitori della ragazza: scelgono di abbandonarlo in autostrada, sottovalutando la forza del piccolo animale, che torna invece a Parigi, punendo assieme ad altri cani e gatti i due, crudeli e irrispettosi nei suoi confronti.

Il tema principale del libro, e tema riguardo al quale inviterei a una riflessione è, senza dubbio, il concetto di amicizia fra animale e uomo, e la dignità necessaria a entrambe le parti: un rapporto per nulla inferiore a quello esclusivamente umano, e che ha, come in ogni relazione, litigi e incongruenze, che risolvendosi, rendono entrambe le parti più forte, e l’intera amicizia salda e duratura.

Dall’altro lato, la gelosia dei genitori e la loro etica sbagliata, il loro comportamento irrispettoso che sfocia in un atto di estrema crudeltà.

Il punto di vista del cane può essere interessante per adulti e ragazzi: uno sconvolgimento inaspettato nella norma e un punto di vista differente e curioso, che ci è nuovo, e che cambia la nostra visione delle cose.

Un ultimo commento lo riservo invece a Daniel , la sua scrittura pulita e scorrevole, che sa essere ironica, cupa, veloce e lenta, ma mai troppo pesante, e sempre ricca di imput e spunti.

Un grande maestro. Onorata di averne fatto la conoscenza.

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