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Elezioni europee: come si vota e quando avremo i risultati

Lo scrutinio inizierà per tutti in maniera contemporanea a partire dalle 23 di domenica 26 maggio. Quindi lo scrutinio per le amministrative inizierà la mattina del 27 maggio

Come deciso dall’organo esecutivo dell’Europa, il Consiglio dell’Unione Europea, ecco come si svolgerà il voto per il Parlamento Europeo: le urne nei 27 Stati membri si apriranno tra il 23 e il 26 maggio 2019 ma ogni Paese ha scelto in maniera autonoma la data. In Italia si voterà domenica 26 maggio dalle 7 alle 23 (in contemporanea con le elezioni amministrative laddove sono previste).

Ai fini delle votazioni, l’Italia viene divisa in cinque circoscrizioni elettorali: Nord-occidentale (circoscrizione I, che comprende Lombardia, Piemonte, Valle d’Aosta e Liguria), nord-orientale (circ. II, Veneto, Trentino Alto Adige, Friuli Venezia Giulia ed Emilia Romagna), centrale (circ. III, Toscana, Marche, Umbria e Lazio), meridionale (circ. IV, Abruzzo, Molise, Campania, Basilicata, Puglia e Calabria), insulare (circ. V, Sicilia e Sardegna).

Il voto di lista si esprime tracciando sulla scheda, con la matita copiativa che vi verrà consegnata al seggio, un segno X sul contrassegno corrispondente alla lista prescelta.

Si possono esprimere fino a tre preferenze per candidati della stessa lista. Nel caso si esprimano tre preferenze, queste devono riguardare candidati di sesso diverso pena l’annullamento.

Gli elettori italiani che risiedono negli altri Stati membri dell’Unione europea e che non intendono votare per i membri dello Stato ove risiedono, possono votare per l’elezione dei membri del Parlamento europeo spettanti all’Italia, presso le sezioni elettorali appositamente istituite nel territorio dei Paesi stessi presso i consolati d’Italia, gli istituti di cultura, le scuole italiane e gli altri locali messi a disposizione dagli Stati membri dell’Unione. Votando all’estero presso le sezioni elettorali istituite dagli Uffici Consolari, si vota per le liste dei candidati italiani presentate nella circoscrizione alla quale appartiene il Comune di iscrizione elettorale del votante.

Lo scrutinio inizierà per tutti in maniera contemporanea a partire dalle 23 di domenica 26 maggio. Quindi lo scrutinio per le amministrative inizierà la mattina del 27 maggio.

Saranno chiamati alle consultazioni elettorali tutti i cittadini aventi diritto al voto di tutti gli Stati membri dell’Unione Europea (circa 400 milioni di persone). Sarà la nona volta che i cittadini dell’UE si recheranno alle urne per eleggere i rappresentanti del Parlamento europeo. Le prime elezioni a suffragio universale si sono tenute nel 1979. In 4 stati (Belgio, Cipro, Grecia, Lussemburgo) è obbligatorio recarsi alle urne mentre in tutti gli altri è facoltativo.

Domenica 26 maggio 2019 gli italiani andranno a votare per eleggere i deputati che andranno a comporre il Parlamento europeo per i prossimi cinque anni e rappresenteranno gli interessi dei cittadini dell’Unione europea. Per legge ogni Stato membro può eleggere al massimo 96 europarlamentari e come minimo 6. Soltanto la Germania al momento ne elegge 96 mentre nel 2014 l’Italia ne eleggeva 73, come il Regno Unito e uno in meno della Francia.

Il 7 febbraio 2018 il Parlamento ha votato a favore di una riduzione del numero dei suoi seggi, che passerebbe da 751 a 705 dopo l’uscita del Regno Unito dall’UE (marzo 2019). Il numero dei deputati di uno stato membro è calcolato in base alla sua popolazione.

I risultati elettorali influenzeranno anche l’elezione del Presidente della Commissione europea: è la procedura del “candidato principale” (Spitzenkandidat).

Il Parlamento europeo stabilisce leggi che riguardano tutti e che vengono recepite nella legislazione nazionale, e decide su come verranno spesi i soldi dell’Unione europea (che sono i soldi dei cittadini europei).

Il Parlamento europeo legifera su materie che toccano la nostra vita di tutti i giorni, come: agricoltura e pesca, sviluppo regionale, protezione dei consumatori e sicurezza alimentare, trasporti, ambiente ed energia, salute, cultura, istruzione e formazione, commercio, concorrenza, ricerca e innovazione.

Quanti eurodeputati elegge ciascun Paese:
Austria – 19 (+1)
Belgio – 21 (/)
Bulgaria – 17 (/)
Cipro – 6 (/)
Croazia – 12 (+1)
Danimarca – 14 (+1)
Estonia – 7 (+1)
Finlandia – 14 (+1)
Francia – 79 (+5)
Germania – 96 (/)
Grecia – 21 (+1)
Irlanda – 13 (+2)
Italia – 76 (+3)
Lettonia – 8 (/)
Lituania – 11 (/)
Lussemburgo – 6 (/)
Malta – 6 (/)
Paesi Bassi – 29 (+3)
Polonia – 52 (+1)
Portogallo – 21 (/)
Repubblica Ceca – 21 (/)
Romania – 33 (+1)
Slovacchia – 14 (+1)
Slovenia – 8 (/)
Spagna – 59 (+5)
Svezia – 21 (+1)
Ungheria – 21 (/)

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