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Festival Orlando - ass. Immaginare Orlando

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Orlando, standing ovation e record di pubblico alla serata inaugurale fotogallery

Standing ovation per MDLSX di Motus nella serata inaugurale del festival Orlando. Sala piena e pubblico commosso dalla drammaturgia emozionale messa in scena da Silvia Calderoni.

Nella serata di apertura del festival Orlando, venerdì 3 maggio, il pubblico dell’Auditorium di Piazza della Libertà ha potuto ammirare la potenza visiva e semantica di MDLSX, produzione di Motus con protagonista Silvia Calderoni.

Un pubblico attento e partecipe che ha assistito ad uno spettacolo voluto fortemente dagli organizzatori del Festival Orlando, che hanno proposto al pubblico bergamasco un lavoro estremamente attuale e cogente rispetto ai temi di cui tratta: un accesso diretto ad un’ emozione che, messa a sistema nel mondo, diventa atto politico.

In MDLSX, creato a partire dal romanzo Middlesex di Jeffrey Eugenides, si intrecciano, attraverso la figura della protagonista Calliope (portata in scena da Silvia Calderoni) il gender b(l)ending, le categorie sociali, le dinamiche di potere, il rapporto con i genitori, la propria giovinezza, la carriera di artista, il proprio essere altro dai confini del corpo, l’abbandono e il superamento dell’idea di “border”, di confine.

Una drammaturgia emozionale, formata anche da elementi di scena funzionali e da immagini e video di una Silvia Calderoni “che si fa medium, perché manipola l’immagine” ricorda Laura Gemini, professoressa dell’Università “Carlo Bo” di Urbino, che ha dialogato con l’artista al termine dello spettacolo. “Materiali sciacallati e rigurgitati”, elementi anche personali, che dialogano con lo spettatore in un rimando di esperienze reciproche. Una vera e propria “partitura emotiva”, un dj set adrenalinico, con frammenti di brani che diventano elementi scenici, rimandi al recitato che si mescola intelligentemente con il discorso sonoro, così come la luce, fasci colorati che diventano materia, appendici di un corpo androgino che prende coscienza di sé nello sviluppo all’interno dello spazio. Una figura magra e androgina, mostrata anche nella sua nudità, nella quale il sé si muove nervosamente, cercando una fuoriuscita dai confini del corpo che è anche fuga dalle categorie sociali, in un grido che chiede, come in un brano dei The Smits, “so for once in my life / let me get what I want” (“quindi per una volta nella mia vita / lasciami ottenere ciò che voglio”).

Il festival Orlando continua sabato 4 maggio, con la prima parte del laboratorio Free Unicorns in Bergamo con Chiara Bersani (dalle 14 alle 18 presso la GAMeC) e la performance Sacre. Umane. Resistenti di Silvia Briozzo (20.30, al Teatro Tascabile di Bergamo).

Domenica 5 maggio continua poi il laboratorio con Chiara Bersani (dalle 10 alle 14 presso la GAMeC) che parlerà del suo spettacolo Seeking Unicorns all’interno della conversazione pubblica Voglio disturbare quell’immobilità alle 17, sempre alla GAMeC. Alla Fiera dei Librai, alle 12, verrà presentato il libro Ma è stupendo! di Diego Passoni.

Il programma completo del festival è disponibile sul sito www.orlandofestival.it.

Foto di Roberto Giussani per Orlando, il video è di Alberto Valtellina.

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