Un anniversario che sempre tocca il cuore dei torinesi e di tanti tantissimi sportivi. E che ha avuto come speaker a scandire i nomi delle vittime il bergamasco Andrea Belotti. Stiamo parlando dei 70 anni dalla tragedia di Superga, quel doloroso 4 maggio 1949 che azzerò il grande Torino.
“Essere capitano del Torino è motivo d’orgoglio, soprattutto nella giornata del 4 maggio – dichiara Belotti – Descrivere quello che si prova a Superga è molto difficile, perché si crea una magia particolare. Quando arriviamo ci sono sempre migliaia di persone e davanti alla lapide c’è posto per pochissimi. Ma la cosa che colpisce di più è il rispetto e la compostezza di tutti… il religioso silenzio. Leggere i nomi delle 31 vittime, di fronte a tutte quelle persone, è una grande emozione. La prima volta – ha concluso l’attaccante granata – è stato nel 2017, lo ricordo come se fosse ieri… e i nomi non li ho letti: li ho proprio urlati. Volevo che mi sentissero fin lassù, nel cielo”.
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