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La promozione

Trasferito a Foggia il maggiore Papasodaro, in due anni ha “ripulito” la Bassa video

Se ne va il maggiore dei mille arresti in 27 mesi. Al suo posto da Firenze il capitano Filippo Testa

“La compagnia carabinieri di Treviglio può e deve fare di più per le comunità e i cittadini che lo Stato gli ha affidato”. Il maggiore Davide Onofrio Papasodaro l’ha detto fin dal primo giorno che è arrivato. E in pochi mesi è riuscito a mettere il turbo ai suoi 220 uomini, ripulendo la Bassa da molti problemi. Uno su tutti, le Torri “dello spaccio” di Zingonia.

Papasodaro, 42 anni come la moglie Serena, padre del piccolo Francesco, dopo la promozione nei mesi scorsi al grado superiore, domenica lascerà la guida della Compagnia trevigliese per assumere  l’incarico di comandante del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale Carabinieri di Foggia. Un ruolo operativo di prestigio, come responsabile della Polizia Giudiziaria di un territorio in un momento storico delicato. Nel Foggiano e nel Gargano è infatti in atto una vera e propria guerra di mafia tra clan per il controllo del territorio, caratterizzata da omicidi efferati.

Una chiamata arrivata grazie all’ottimo lavoro svolto in Bergamasca, dove era arrivato nel settembre 2016 dalla Compagnia di Adria (Rovigo) con il grado da capitano. In ventisette mesi sono stati tanti i risultati operativi e investigativi raggiunti dal militare cresciuto con il mito del generale Carlo Alberto Dalla Chiesa, al quale si ispira ogni giorno. “Carabinieri tra la gente, per la gente e con la gente”, un altro dei suoi motti, tanto da girare a piedi e controllare tra i banchi del mercato di Treviglio ogni sabato mattina.

Nella Bassa sono stati circa mille gli arresti complessivamente eseguiti, diverse migliaia le denunce a piede libero, mezza tonnellata la droga sequestrata di ogni tipo, tanti i sequestri di beni immobili e denaro contante. Milioni di euro sono stati poi a sottratti a vario titolo alla criminalità. A questi obiettivi vanno aggiunti gli omicidi, consumati e tentati, tutti quanti conclusisi investigamente in modo positivo, assicurando alla giustizia i relativi autori. A tutto ciò vanno poi sommate le numerose indagini di Polizia Giudiziaria svolte per il contrasto dello spaccio di sostanze stupefacenti, lo sfruttamento della prostituzione e il traffico di armi.

Importante anche l’impegno nel settore della prevenzione e del controllo del territorio, con il potenziamento del pattugliamento dei 52 comuni ricadenti sotto la competenza della Compagnia trevigliese. Diversi poi gli interventi nel settore della polizia amministrativa, ambientale e nei controlli commerciali. Decine i locali pubblici (discoteche, bar, night club, ristoranti, phone center) le cui attività sono state chiuse o sospese temporaneamente per motivi di ordine pubblico, per questioni giuslavoristiche, per motivi igienico-sanitari, per carenze in termini di sicurezza.

Ripetuti e roboanti infine gli interventi nell’area di Zingonia, dopo decenni di degrado e illegalità, attraverso blitz notturni con centinaia di uomini, per restituire dignità e sicurezza a un territorio per troppo tempo ostaggio della criminalità. Il suo cavallo di battaglia, tanto da rimandare di qualche mese il suo trasferimento nel Foggiano, proprio per concludere l’operazione delle Torri, “ripulite” e ora in fase di demolizione.

“Non posso che ringraziare il maggiore per l’ottimo lavoro svolto in Bergamasca – il saluto del comandante provinciale Paolo Storoni – . Ha operato in un territorio complesso e ha raggiunto ottimi risultati, non solo per quanto Zingonia. Il suo trasferimento è una grossa perdita per noi ma anche una promozione per lui. Si tratta di un incarico importante e più divertente, in una realtà delicata, ma sono certo che farà bene”.

“È stato un periodo tosto, visto che arrivavo da una realtà di campagna – le parole di Papasodaro – . A Bergamo ho avuto punti di riferimento importanti. Ottimi rapporti umani ci sono stati con il comandante Storniolo, così come con il suo successore Storoni. Grazie a loro sono cresciuto molto. Se avessi avuto più tempo avrei approfondito potenziali presenze di criminalità strutturata nella Bassa Bergamasca, ma la strada è tracciata per il mio successore”.

Al comando della compagnia di Treviglio arriverà nelle prossime settimane il capitano dal nucleo operativo di Firenze Oltrarno il capitano Filippo Testa, 45 anni.

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