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Le indagini

Atalanta-Fiorentina, scontri ultrà-polizia: arrestato 29enne di Dalmine fotogallery video

In casa aveva una bomba carta di 400 grammi. Un altro ultrà è stato denunciato dopo il ritrovamento di un proiettile

Un 29enne di Dalmine, D. A., è stato arrestato per gli scontri ultrà-polizia della sera di Atalanta-Fiorentina, la partita di Coppa Italia del 25 aprile conclusa con la vittoria dei nerazzurri e la qualificazione alla finale.

Una festa rovinata da quanto accaduto prima e dopo il fischio d’inizio, con diversi assalti da una parte e dall’altra nei confronti delle forze dell’ordine, schierate con circa 300 uomini tra polizia, carabinieri e guardia di finanza. Alla fine il bilancio di quella sera è stato di 25 agenti feriti e due denunciati, un atalantino e un fiorentino.

In seguito alle indagini su quanto accaduto, nella mattinata di venerdì 3 maggio sono scattate le perquisizioni nelle abitazioni di otto ultrà atalantini sospettati di aver preso parte ai tafferugli di quella sera.

In casa di D. A., classe 1990, residente a Dalmine, gli agenti hanno rinvenuto una bomba carta del peso di 400 grammi. Il giovane è stato arrestato per detenzione di materiale esplodente. La bomba carta, ritrovata nel baule dell’auto, se fatta esplodere in un luogo affollato, avrebbe potuto anche provocare vittime. Sarà processato sabato per direttissima. Il suo avvocato è Federico Riva.

Un altro ultrà T. M., 29 anni, è stato denunciato dopo il ritrovamento di un proiettile non denunciato e segnalato per possesso di sostanze stupefacenti, così come un altro giovane.

Nel corso delle perquisizioni sono stati ritrovati striscioni e sciarpe sottratte o rapinate in passato a esponenti di tifoserie rivali.

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