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15 maggio

Comune di Fara Gera d’Adda: sciopero del personale e presidio fuori dal municipio

I lavoratori attendono l’erogazione di tre anni di indennità mai pagate malgrado un'ordinanza del Giudice del Lavoro. Lamentano anche una pesante carenza di organico

Sembra non avere fine la vertenza in corso al Comune di Fara Gera d’Adda dove i lavoratori attendono l’erogazione di ampia parte del Premio di Produttività del 2016, del 2017 e ormai anche del 2018 che il Comune dovrebbe versare ai propri dipendenti e di cui, ancora, nulla si sa, malgrado un’ordinanza del Giudice del Tribunale di Bergamo di oltre un anno fa. Il personale poi – sottolineano i delegati sindacali – è “ormai numericamente decimato da pensionamenti non sostituiti e da trasferimenti, ed è pertanto sovraccaricato da mansioni che dovrebbero essere svolte da un organico molto più congruo”.

Ora, anche per sollecitare nuovamente il pagamento di quanto dovuto, le segreterie della FP-CGIL e CISL-FP di Bergamo e la RSU del Comune di Fara Gera d’Adda hanno proclamato uno sciopero nella giornata di mercoledì 15 maggio.

“Questa vertenza ha avuto inizio nel 2017” hanno spiegato oggi pomeriggio Dino Pusceddu della FP-CGIL provinciale, Alessandra Giampapa per la CISL FP di Bergamo insieme ai componenti della RSU del Comune di Fara Gera d’Adda. “Quell’anno ci siamo rivolti al Giudice del Tribunale di Bergamo il quale, con un’ordinanza del 27 dicembre 2017, ha intimato all’ente di pagare interamente e immediatamente le somme del Fondo della Produttività. Eppure, solo un terzo di quanto pattuito per quell’anno è stato versato. Poi più nulla per gli anni successivi. Proprio per non aver rispettato la decisione del giudice abbiamo denunciato alla Procura della Repubblica il sindaco Armando Pecis”.

Già nel marzo 2018, per il mancato versamento di ampia parte del Premio, si erano tenuti un presidio e un incontro in Prefettura. “Ora a far aumentare il disappunto tra i dipendenti è la notizia che è stato pagato il Premio esclusivamente ai responsabili dei servizi e non a tutti gli altri: una scelta che riteniamo discriminatoria” proseguono i sindacalisti. “In vista delle prossime elezioni amministrative, il giorno dello sciopero si terrà anche un presidio al quale formalmente invitiamo il candidato (ce n’è uno solo) alla carica di primo cittadino: gli chiederemo di impegnarsi affinché questa vicenda, che dura già da troppo tempo, trovi finalmente una soluzione”.

Il 22 marzo scorso i lavoratori, riuniti in assemblea, hanno dato mandato alle organizzazioni sindacali territoriali e alla RSU di indire lo stato di agitazione del personale. Il 5 aprile in Prefettura a Bergamo si è svolto il tentativo obbligatorio di conciliazione che ha portato a una sospensione temporanea della protesta a seguito dell’impegno dell’Amministrazione Comunale di risolvere la situazione entro il 23 aprile. Il Comune avrebbe dovuto produrre la documentazione richiesta (da oltre un anno) sulla ricostituzione del Fondo di Produttività del personale e sull’approvazione, da parte della Giunta, della Delibera finalizzata all’approvazione del Contratto Decentrato Integrativo del personale per l’anno 2017.

Fino a oggi, ben oltre il termine concordato presso la Prefettura di Bergamo, quell’impegno non risulta sia stato rispettato.

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