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Salute

Il monito

I tuoi nei sono cambiati? Meglio controllarli

Quando i nei o nevi mutano troppo velocemente o hanno forme “strane” non vanno sottovalutati: potrebbe essere il campanello di allarme di una patologia molto diffusa, il melanoma.

Possono essere piccoli o grandi, chiari o scuri, con contorni regolari o più frastagliati. I nei (o in termini più corretti nevi) sulla pelle non sono tutti uguali: infatti hanno colori e dimensioni differenti. Ma è quando cambiano troppo velocemente o hanno forme “strane” che non bisogna sottovalutare. Potrebbe essere il campanello di allarme di una patologia molto diffusa, il melanoma.

Ogni anno vengono diagnosticati circa 14mila casi di questo tumore della pelle che, se trascurato, può portare a conseguenze molto gravi. La prevenzione resta l’arma più efficace. Fondamentale è quindi far controllare periodicamente i nevi da uno specialista, così da individuare quelli “sospetti”. Ma quando un nevo è anomalo? E ogni quanto fare un controllo? Ce lo spiega il dottor Antonio De Bitonto, responsabile dell’unità operativa di dermatologia del Policlinico San Marco e dermatologo di Smart Clinic “Le Due Torri” di Stezzano.

Se un neo cambia colore o forma ci si deve preoccupare?

In alcuni casi il cambiamento è fisiologico: i nevi hanno una loro vita e quindi nascono crescono, maturano e rimangono stabili per decenni, “invecchiano” e infine tendono ad abbassarsi e decolorarsi in tarda età. Se però il cambiamento è improvviso oppure compaiono nevi “anomali” è bene non sottovalutare.

Ma come si fa a riconoscere se un neo è anomalo o sospetto?

Un nevo è anomalo quando non rispetta le regole dell’ABCDE, cioè A -simmetria; B-ordi irregolari; C-olori multipli associati; D-imensione; E-voluzione in breve periodo (qualche settimana o mese). Una variazione di colore che diventa più scuro, un’alterazione dei bordi che diventano irregolari o una forma che diventa asimmetrica, devono destare la nostra attenzione, soprattutto se associati alla variazione di dimensione.

In cosa consiste il controllo e ogni quando va ripetuto?

In una visita clinica specialistica dermatologica, a cui si aggiunge l’esame dermatoscopico. Si tratta di un’indagine indispensabile che, mediante uno strumento (dermatoscopio), consente di ingrandire e illuminare anche strutture poste subito al di sotto della superficie cutanea altrimenti non visibili a occhio nudo e permette a un occhio esperto di valutare in modo accurato eventuali modifiche strutturali e cellulari. Il controllo dei nevi andrebbe fatto ciclicamente, con cadenze stabilite insieme al dermatologo, a seconda della quantità e tipologia dei nevi. Fondamentale poi, tra un controllo e l’altro, è l’auto-osservazione del proprio corpo. In caso di nevi di particolare dubbio diagnostico può essere utile, come esame di secondo livello, la cosiddetta mappatura dei nevi con videodermatoscopio (dermatoscopio collegato a un pc che permette di archiviare e immagazzinare immagini di nevi).

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