“Ciao Maestro Favini”: c’erano tantissimi bergamaschi e atalantini all’ultimo saluto al “mago di Meda”, responsabile per vent’anni del settore giovanile nerazzurro scomparso nella mattinata di martedì 23 aprile.
E in rappresentanza dell’Atalanta sono arrivati nella sua Meda, nel pomeriggio di venerdì, circa 120 ragazzi e dirigenti, compreso lo stato maggiore nerazzurro composto Antonio e Luca Percassi e da Giovanni Sartori: con loro ad affollare la chiesa anche tanti giocatori lanciati da Mino Favini, come Mattia Caldara, Giacomo Bonaventura, Riccardo Montolivo, Inacio Pià, e chi con lui ha condiviso momenti importanti, come Beppe Marotta e Stefano Colantuono.
Presenti anche don Fausto Resmini, che ha celebrato il funerale insieme al parroco di Meda don Fabio Ercoli, e Claudio Galimberti, storico leader della curva atalantina che ha portato in spalla il feretro.
In chiesa anche i vessilli della Lega Serie A, dell’Atalanta, del Como, del Milan, dell’Inter, della Sampdoria e del Torino: “Mino ha dedicato la sua vita al talento – ha sottolineato don Ercoli – Ci vogliono persone come Mino che aiutino i giovani a scoprire per cosa valga la pena vivere: lo ha fatto con discrezione e vicinanza, non come un lavoro ma come vocazione educativa”.
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