Giacomo Stucchi, leghista e candidato sindaco a Bergamo per il centrodestra, replica alle critiche sulla sua assenza alle celebrazioni della Festa della Liberazione (leggi)
“Credo che le immagini di oggi, del corteo in via Papa Giovanni XXIII dei centri sociali con gli striscioni ‘combatti la Lega’ e il resto delle bandiere tutte e solo rosse, parlino da sole – commenta – : come sempre qualcuno ha trasformato il 25 aprile in una festa solo di parte, non la festa di tutti gli italiani ma solo di alcuni italiani”.
“Qualcuno, a cominciare dal sindaco Giorgio Gori, mi critica per la mia assenza?” chiede l’ex residente del Copasir. “Tanto per cominciare ricordo che al momento non rivesto alcuna carica istituzionale per cui non vedo a che titolo avrei dovuto sfilare. Guardate però queste immagini, e quelle di ieri del mio punto elettorale devastato da vernice rossa, sparsa sempre da esponenti dell’area dei centri sociali: se fossi venuto in corteo avrebbero pensato ad una mia provocazione, ad un mio cercare una scontata contestazione per poi passare da facile vittima. Anche per questo ho preferito non esserci e risparmiare tensioni inutili. E vedendo che il sindaco Gori si è ben guardato dal condannare gli striscioni contro la Lega ritengo di aver fatto bene a non andare in un corteo dove sarei stato insultato e forse aggredito da quelli che, per di più, ieri hanno devastato il mio punto elettorale”.
Infine una considerazione su Gori “che parla di democrazia e poi sfila con i violenti dei centri sociali: ma è democratico secondo Gori sfilare con chi espone striscioni in cui si inneggia a combattere la Lega, movimento democratico che governa l’Italia e la maggior parte delle Regioni con il voto democratico dei cittadini italiani, movimento che secondo i sondaggi attuali avrebbe il voto democratico di un italiano (e di un bergamasco) su tre alle prossime Europee. È democratico invitare a combattere questo movimento? Oppure per Gori la democrazia è solo quella rossa che ha sfilato oggi?”
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