Il 25 Aprile 2019 a Bergamo è ancora (e forse più del solito) partecipazione, anche se quest’anno in particolare non è del tutto condivisione: assenti sono gli esponenti leghisti, a cominciare dal candidato sindaco Giacomo Stucchi, che ha preferito non partecipare in sintonia con il leader e vicepremier Matteo Salvini che ha disertato le celebrazioni nazionali con il Presidente Sergo Mattarella.
Il 74° anniversario della Liberazione si snoda a Bergamo secondo le modalità di sempre, con una corteo che da viale Papa Giovanni si allunga e si porta in via Camozzi per l’omaggio alla lapide in memoria di Ferruccio dell’Orto. Poi il ritorno in piazza Vittorio Veneto dove prende la parola, tra gli altri il sindaco Giorgio Gori che vuole subito rimarcare una differenza proprio circa le presenze e le assenze: “Saluto con piacere gli esponenti del 5 Stelle (sul palco il consigliere regionale Dario Violi e in corteo i parlamentari orobici e il candidato sindaco Nicholas Anesa, ndr)”.
Ma “per contro la risposta di un altro importante rappresentante delle istituzioni non è incoraggiante. I rappresentanti delle istituzioni devono conoscere la storia, rispettarla e tramandarla. E devono rispettare i morti, il sacrificio di chi mise in gioco la sua vita per al democrazia”. Poi l’attacco: “Il 25 Aprile non è comunisti contro fascisti, proprio per niente. È italiani democratici contro fascisti. Di ieri e di oggi. E si porti loro rispetto!”
© Riproduzione riservata
commenta