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I numeri

Atalanta, ritmo da Champions: nel ritorno è seconda dietro alla Juve

Anche gli avversari dicono che la Dea è tra le squadre che sta meglio e gioca il miglior calcio

Sarà un caso, ma c’è sempre il Napoli che deve cedere il passo, nelle grandi svolte dell’Atalanta targata Gasperini. Riavvolgiamo il nastro. Due anni e mezzo fa, 2 ottobre 2016, l’Atalanta affronta gli uomini di Sarri che stanno già girando a mille, secondi a un punto dalla Juve. Invece gli uomini di Gasperini hanno perso tre volte su cinque, hanno vinto col Torino (2-1) e si sono ripresi vincendo bene alla quinta giornata, a Pescara contro il Crotone (3-1). Ma la “mattata” Gasp la inventa contro i partenopei, schierando una formazione rischiatutto: Caldara, Conti, Gagliardini, Petagna tutti subito in campo e ci sarebbe anche Kessie se non fosse squalificato.

Gasperini gioca l’azzardo e vince con la rete di Petagna, che allora faceva pochi gol ma lavorava tantissimo per la squadra e faceva segnare gli altri. Comunque, Napoli battuto e Atalanta avanti col vento in poppa, col gioco di Gasperini che non dà tregua e respiro agli avversari, sempre sul pezzo. Da quel momento, una striscia di otto risultati utili consecutivi, di cui sette vittorie. La corsa si ferma, anzi si dovrebbe dire rallenta, sul campo della Juve campione d’Italia, che vince 3-1. Ma quell’Atalanta è molto più che giovane e sbarazzina, perché conquisterà un quarto posto storico. Vale la pena ricordare il colpo al ritorno, con la doppietta di Caldara al San Paolo (2-0), sempre contro il Napoli?

A Napoli evidentemente tira aria buona per i bergamaschi, perché anche l’anno scorso arriva il botto. Coppa Italia, prima partita del 2018 (il 2 gennaio, gara unica dei quarti di finale) e succede tutto nel secondo tempo: prima il gol di Castagne (5′), alla mezz’ora entra il talismano Ilicic e al 36′ segna Gomez. A Mertens (39′) resta il gol della bandiera, per il 2-1 che vale la semifinale. Dove l’Atalanta dovrà arrendersi alla Juve.

Il resto è storia di ieri, i salvataggi incredibili di Gollini e Masiello, la resistenza nerazzurra nel primo tempo per incassare solo il gol di chiappa di Mertens e l’esplosione nel secondo con Fenomeno (acciaccato ma sempre forte) Ilicic e il Panterone Zapata che fa gol e assist per Pasalic. E tre punti che fanno sempre più Europa e anche un po’ Champions.

Ah, a proposito. Quella di Napoli è la decima rimonta stagionale, cinque volte sono state vincenti: Roma-Atalanta (da 0-1 a 3-3), Milan-Atalanta (da 0-1 a 2-2), Bologna-Atalanta (da 0-1 a 2-1), Atalanta-Juventus (da 0-1 a 2-2), Atalanta-Roma (da 0-3 a 3-3), Atalanta-Spal (da 0-1 a 2-1), Atalanta-Fiorentina (da 0-1 a 3-1), Atalanta-Chievo (da 0-1 a 1-1), Parma-Atalanta (da 0-1 a 3-1) per finire al 2-2 di Napoli (da 0-1). Per dire che con la squadra di Gasperini non è mai finita…

Infatti, ora cominciano le cinque giornate della corsa Champions. Inutile fare tabelle, meglio pensare partita per partita, ma anche gli avversari dicono che l’Atalanta è tra le squadre che sta meglio e gioca il miglior calcio. Non basta: i numeri dicono che nel solo girone di ritorno l’Atalanta è seconda dietro alla Juve e ha già fatto tanti punti (28) come all’andata. Con il ritmo del ritorno, si può arrivare dritti in Champions.

Il 26 maggio, ultima di campionato, si vota quindi per l’Europa e per… l’Atalanta. Intanto, serve un altro sforzo: la finale di Coppa Italia è dietro l’angolo.

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