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L'intervista

“I lunghi capelli della mia bimba per regalare un sorriso ai malati” fotogallery

Angela, una bambina di nove anni, ha deciso di donare i suoi lunghi capelli affinchè si possano confezionare parrucche e regalare un sorriso a chi sta soffrendo a causa di una malattia e magari non ha la possibilità di acquistarne una. Abbiamo intervistato la mamma, Marianna Filograsso, per saperne di più.

La generosità non ha età. Così Angela, una bambina di nove anni, ha deciso di fare un importante gesto di solidarietà: donare i suoi lunghi capelli affinchè si possano confezionare parrucche e regalare un sorriso a chi sta soffrendo a causa di una malattia e magari non ha la possibilità di acquistarne una.

Angela donazione capelli

È un dono prezioso per i malati oncologici che, a causa delle loro cure, generalmente perdono i capelli. Marianna Filograsso, mamma della piccola donatrice, racconta: “Io e mio marito Gianluca abbiamo due figli: Francesco è il maggiore e Angela la sorella minore. È una bambina che abbiamo fortemente desiderato pur avendo tanta paura che avesse problemi di salute come il nostro primogenito, nato con una malformazione rarissima di cui non si conoscono nemmeno le cause. Avendo vissuto molto l’ospedale fino a quando non è venuta alla luce temevamo che potesse avere la stessa patologia anche se così fortunatamente non è stato”.

“Il parto – prosegue Marianna – è avvenuto a Seriate: trattandosi di un cesareo programmato, abbiamo scelto di rivolgerci al Bolognini perché all’ospedale di Bergamo Francesco ha subito diversi interventi compreso il trapianto effettuato dal dottor Michele Colledan e vivere un evento bello come la nascita di Angela in un ambiente dove abbiamo vissuto momenti difficili non mi avrebbe dato la giusta serenità. Entrambi i bambini sono nati con il cesareo: il maschietto perchè era in sofferenza e pesava 5 kg, mentre per la bambina è stato programmato con un mese d’anticipo rispetto al termine perchè sarebbe stata ancora più grande del fratello. Tutto è andato bene: Angela è nata sana, senza patologie, ma con una particolarità: tantissimi capelli neri pur essendo una bimba molto chiara, e al centro della testa ha una ciocca molto lunga. Nel tempo glieli abbiamo lasciati crescere perchè stava bene così e anche lei era contenta. Generalmente le bambine portano i capelli lunghi pensando a Rapunzel, ma lei non amava questo personaggio: non li tagliava perchè le piacevano in questo modo”.

La decisione di donarli è maturata negli anni frequentando i piccoli pazienti di oncologia dell’allora Riuniti. Mamma Marianna ricorda: “Con Francesco siamo stati parecchio in ospedale e ho voluto che anche lei rimanesse con noi perchè ho sempre immaginato la nostra famiglia come un puzzle e se non ci fosse stata sarebbe mancato un pezzo. All’ex ospedale di Bergamo il reparto dei trapianti e di oncologia erano uniti e Angela ha vissuto con i bambini oncologici e per loro è stata una sorta di terapia: la adoravano, ricordano il suo sorriso e che giocavano insieme. Da mamma leggevo nei suoi occhi la sensazione che si sentisse in difetto, come se pensasse di avere tanti capelli mentre gli altri bimbi non ne avevano. Spesso, infatti, mi chiedeva di legarglieli il più possibile: non ho mai avuto il coraggio di domandarle il motivo, ma lo avevo percepito. Un giorno, così, le ho chiesto perchè non provassimo a far sorridere un bambino donandogli dei capelli considerando che ne aveva tanti. Mi sorrise, ma era ancora piccola per intraprendere questa decisione: aveva sei anni e doveva coltivare questa scelta. Nel frattempo i suoi capelli crescevano sempre più, arrivando quasi fino alle caviglie (circa un metro e 20 cm di lunghezza)”.

Dopo essere tornata in ospedale per stare accanto al fratello, ha maturato la sua idea. Marianna afferma: “Una mattina mi ha detto che aveva deciso: pensava che fosse giunto il momento di tagliarli e donarli. Mentre eravamo in automobile piangeva e le ho detto che avrebbe potuto ancora ripensarci, ma mi ha risposto che era contenta della sua decisione spiegando che le lacrime erano dovute al fatto che i capelli erano una parte di sè che se ne stava andando”.

Presto li consegnerà a un’associazione che li raccoglie per poi ricevere parrucche da regalare ai malati. Marianna Filograsso evidenzia: “Ci sono diverse associazioni impegnate per questo scopo. Molte li vendono per raccogliere le risorse necessarie per reperire le parrucche, mentre io preferirei che venissero adoperati direttamente i capelli. Ho trovato un’associazione pugliese chiamata “Un angelo per capello” che mi ha assicurato che li fanno avere a una clinica che in cambio dà una parrucca inorganica ed è la soluzione che si avvicina maggiormente al nostro obiettivo”.

È un gesto d’altruismo che può aiutare i malati ad affrontare meglio la loro patologia. Mamma Marianna conclude: “Pensare positivo non è facile ma è fondamentale. Vivo giorno per giorno pensando a chi sta peggio: indietro non si può tornare, dobbiamo andare avanti, reagire e farci forza, altrimenti tutto diventa più difficile”.

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