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La testimonianza

“Incendio a Notre-Dame spaventoso, non ho dormito: Parigi è triste e sconvolta” fotogallery video

Silvia Cavagnera, 30enne originaria di Colognola, da anni vive a Parigi dove lavora come architetto: “Stavo facendo aperitivo con un'amica a 500 metri dalla cattedrale: oggi siamo tutti molto tristi”.

Una tranquilla e tipica serata primaverile parigina: il cielo sereno al tramonto stava regalando delle suggestive sfumature rosastre, una leggera brezza soffiava lungo la Senna.

“All’improvviso abbiamo alzato gli occhi al cielo e abbiamo visto una densa nube di fumo: poi ci siamo avvicinate e abbiamo visto la copertura in legno della cattedrale avvolta dalle fiamme. Una delle cose più spaventose che io abbia mai visto”.

A parlare è Silvia Cavagnera, 30enne bergamasca originaria di Colognola, che da anni vive e lavora come architetto a Parigi: lunedì sera si trovava a circa 500 metri da Notre-Dame, in un bar lungo Rue de Rivoli, una delle più importanti arterie della capitale francese.

“Stavo facendo aperitivo con un’amica quando hanno iniziato ad arrivarmi diversi messaggi che dicevano di guardare subito cosa stava succedendo alla cattedrale – racconta – Così ci siamo alzate di corsa e ci siamo dirette nella zona di Hôtel de Ville: abbiamo visto il fumo che creava uno strano spettacolo nel cielo rosa, che fino a quel momento era stato davvero suggestivo. Erano quasi le 20, era appena crollata la guglia: già non si poteva accedere all’Île de la Cité. La vista era impressionante: tutta la copertura in legno stava bruciando, i pompieri non riuscivano a domarlo. Dalla nostra posizione non avvertivamo calore ma c’era un odore piuttosto acre nell’aria e gli occhi ci bruciavano”.

Una visione pazzesca, un’atmosfera surreale: “La sensazione era di profonda tristezza e impotenza. Per me, che abito molto vicino alla cattedrale, Notre-Dame rappresenta molto: è tappa fissa con amici e famigliari che ogni tanto mi vengono a trovare. E ogni giorno ci passo davanti quando esco a correre: martedì mattina mi sono sentita un po’ sollevata nel vederla senza fiamme, la struttura e le vetrate si sono salvate (nella foto ndr). I vigili del fuoco erano ancora sul posto, impegnati in operazioni di raffreddamento”.

Ma le immagini dell’incendio sono rimaste fisse negli occhi e nella mente di Silvia: “Lunedì sera non sono riuscita a dormire: da casa vedo le torri, sono sempre rimaste illuminate e il via vai di sirene non si è mai interrotto. Il nuovo giorno non ha cancellato il malessere: gli amici francesi sono davvero sconvolti, il clima in città è tuttora scosso e sono tutti ancora increduli”.

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