C’è un’azienda bergamasca, la Cls Carpenteria di Mornico al Serio, dietro l’operazione di salvataggio della quercia di piazza XXIV Maggio a Milano: uno degli alberi monumentali più belli, amati e riconoscibili di tutto il capoluogo lombardo grazie ai suoi 465 centimetri di circonferenza e i suoi 18 metri d’altezza.
La struttura metallica, che sosterrà le branche compromesse dal passare degli anni e dal maltempo, è stata installata proprio con l’obiettivo di far rinascere il gigante verde. Il manufatto piramidale, che ha un valore di circa 110mila euro, è alto all’incirca 18 metri, pesa 11mila chili ed è composto di putrelle in acciaio controventate. All’esoscheletro, completamente indipendente, verranno agganciate delle corde, a loro volta ancorate alle varie parti della pianta, in modo da garantire un adeguato rinforzo strutturale. I supporti ora esistenti – putrelle rigide posizionate a sostegno delle branche principali – verranno rimossi una volta consolidata la nuova struttura.
“Si tratta del primo ‘esoscheletro’ progettato a livello europeo con questa funzione – spiega Gianluca Manenti, titolare dell’impresa -. Come Cls operiamo sul territorio nazionale da ormai trentacinque anni e siamo fornitori del Consorzio che si occupa del verde pubblico a Milano”.
La quercia rossa risale al primo dopoguerra. Venne piantata dall’ingegnere Giunio Capè in onore del figlio Giuseppe, sopravvissuto alla guerra, e poi dedicata a tutti i caduti per la patria del rione Ticinese-Lodovica.
“Con questo progetto, che ha avuto il benestare della Sovrintendenza, vogliamo allungare il più possibile il ciclo di vita di un albero monumentale a cui tutti sono affezionati – ha detto l’assessore al Verde del Comune di Milano, Pierfrancesco Maran -. Negli anni passati abbiamo già effettuato interventi di potatura e posa di sostegni, ora dobbiamo intervenire in maniera più strutturale. Il verde in città continua a crescere, stiamo finendo di piantumare sedicimila nuovi alberi in tutta la città. D’altra parte è nostro dovere e intenzione fare ogni sforzo per preservare gli alberi storici, di grande valore culturale ed ecosistemico, oltre che monumentale”.
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