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A treviolo

Rissa alla partita di calcio femminile: due ragazze in ospedale e una denunciata

Ferite due giocatrici della Roncola: "Aggressione assurda". La Rabona Mozzo: "Insulti razzisti a una nostra giovane marocchina"

Calcio femminile, sport tranquillo? Non a Treviolo, dove sabato si è scatenata una violenta rissa con due ragazze finite in ospedale e una denunciata ai carabinieri.

La partita era quella tra le due squadre di calcio a sette Roncola di Treviolo e Rabona Mozzo. Campionato Csi. Il derby dell’hinterland. Una sfida molto sentita. Prima contro seconda. In palio, a tre giornate dalla fine, la vittoria del campionato.

La gara, ben giocata da entrambe le formazioni, finisce quattro a uno e le roncolesi si aggiudicano matematicamente il primo posto finale. Più che il risultato, però, a far notizia è quello che succede nei ultimi minuti del match.

A pochi secondi dallo scadere le padrone di casa stanno gestendo il largo vantaggio. La palla arriva alla 28enne Agata, che appena la stoppa con un intervento falloso viene stesa da un’avversaria, la 20enne Meryem. L’arbitro fischia la fine della partita e la ragazza colpita resta a terra dolorante, a causa di un trauma subito al polso operato pochi mesi prima.

A quel punto l’inspiegabile. Agata viene aggredita da Meryem mentre si trova ancora a terra. Nella confusione, viene colpita anche una sua compagna. L’arbitro espelle la 20enne, che viene allontanata da quelle della sua squadra.

Le versioni di quello che succede al centro sportivo di via Piave sono contrastanti. Da una parte quella di Claudio Curnis, dirigente della formazione di casa: “Al fischio finale del direttore di gara – spiega Curnis – la Kamali, che è stata denunciata per aggressione ai carabinieri di Curno, si è avventata con violenza contro una nostra giocatrice, Agata, ancora a terra per un fallo subito dalla stessa pochi secondi prima, e di un’altra che la stava assistendo, Desirée“.

“La prima – prosegue il dirigente – è finita in ospedale con varie tumefazioni e una diastasi da schiacciamento della spalla sinistra. La seconda, per fortuna, solo con un versamento importante a un occhio. Il tutto è avvenuto di fronte al nostro pubblico composto anche da bambini. Pertanto come società e come squadra ci dissociamo dal gesto, da tutte le dicerie della società avversaria che ci attribuisce frasi razziste rivolte alla ragazza in questione”.

Diversa la ricostruzione di Fabrizio Barachetti, presidente della Rabona Mozzo: “Le mie giocatrici mi hanno detto che, per tutta la partita, Meryem è stata oggetto di insulti razzisti piuttosto pesanti, sia da parte del pubblico che delle avversarie. Versi e nomignoli, pronunciati quando l’arbitro era lontano dalla nostra marocchina. Finita la gara è scattata sì una rissa in mezzo al campo, ma Meryem è stata anche colpita, tanto è vero che ha riportato un graffio al collo”.

“Non è successo nulla di grave comunque – continua il patron Mozzese – infatti l’arbitro non ha ritenuto necessario intervenire e nel referto non ha riportato nulla. Ma c’è di più, le due ragazze che sarebbero state ferite, sono ricorse alle cure mediche solo due ore più tardi, dopo aver festeggiato negli spogliatoi, con balletti e spumante, la vittoria del campionato. Mi sembra una messa in scena”.

Sull’episodio è intervenuto anche il vice-presidente della Roncola, Walter Monzani: “Non replichiamo a certe affermazioni ipocrite”.

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