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Il viaggio

Terra di colori e di profumi: Marocco, che passione! fotogallery

Marocco, terra di colori e profumi, porta verso le tradizioni profonde delle medine e dei souq dove verrete catapultati in un mondo quasi surreale

Grazie alle offerte invernali Ryanair, con soli 40 euro dall’aeroporto di Bergamo voliamo in Marocco.

Terra di colori e profumi, porta verso le tradizioni profonde delle medine e dei souq dove verrete catapultati in un mondo quasi surreale.

MARRAKECH
La prima tappa ci porta nel cuore di Marrakech, Jamaa el Fna, da secoli teatro a cielo aperto di cantastorie, spettacoli di strada, incantatori di serpenti e street food locale. In lontananza, il grande minareto della Moschea (Kutubiyya) scandisce le ore della giornata con le preghiere del muezzin fino al calar del sole.
“Il tramonto di questa sera è qualcosa di unico ed indimenticabile”.
La medina, intricato labirinto di souq, è un’alternanza continua di negozi di artigianato, carretti di frutta e dolci, botteghe di sarti e babbucce multicolore e molto altro…

Marrakech è famosa anche per i suoi palmeti dove poter vivere la tradizionale cammellata di qualche oretta. Se avrete tempo, potrete allungare la vostra visita verso la parte nuova della città, tra resort, palazzi di lusso e villette a schiera.

marocco guirri tour

CASABLANCA:  CAPITALE ECONOMICA DEL PAESE
Vari amici marocchini ci hanno consigliato di dedicare due orette alla visita della grandissima moschea di Hassan II. Che dire? Formidabile!
La struttura è l’esempio perfetto di simbiosi tra Natura e Costruzione umana; affacciata per 2/3 sull’Oceano Atlantico, rispecchia alcuni passi del Corano, dove vien scritto che “il trono di Dio fu costruito sull’acqua”.

Per stupirvi un po’ vi elenco alcune caratteristiche di questa magnifica struttura:
– Al suo interno ospita 25 mila fedeli;
– Al suo esterno ospita 80 mila fedeli;
– Il pavimento interno è interamente riscaldato;
– Il minareto è il più alto del mondo, con i suoi  210 metri detiene il primato di struttura religiosa più alta al mondo;
– Alle donne è dedicato un soppalco da dove poter assistere alle funzioni;
– La costruzione è stata ultimata in soli 6 anni di lavori;
– Il tetto della navata centrale è removibile grazie a due grandi binari, per fa sì che durante il ramadan, con il grande afflusso di pellegrini,  possa circolare aria al suo interno. (Si apre in 3 minuti).
– 56 lampadari in vetro di murano;
– il costo finale è di 500 milioni di dollari calcolati negli anni 90.
– Tutti i megafoni e altoparlanti son integrati nelle colonne portanti e nelle volte della navata.

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RABAT: CAPITALE AMMINISTRATIVA DEL PAESE
La prima tappa che caratterizza ogni visita a Rabat inizia con la Torre di Hassan. Opera interamente abbandonata alla morte del califfo nel 1199. Sarebbe dovuta essere la Moschea più grande al mondo con le sue 200 colonne ma ad oggi possiamo ammirare il grande minareto e le colonne di diversa altezza prese d’assalto dai turisti che ci salgono per scattare fotografie.

La medina di Rabat, con le sue volte in legno, mi è sembrata molto meno tradizionale di Marrakech e Fez, ma comunque da visitare per poterla confrontare.
Accanto alla Medina, si può visitare la piccola cittadella fortificata affacciata al mare: la Kasba degli Oudaïa. Un tempo punto strategico militare per contrastare l’attacco dei berberi, oggi ottimo punto panoramico da dove ammirare l’Oceano Atlantico, tramonti supremi e la vicina città di Salé.

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FEZ
Fez è la città, insieme a Marrakech, che ho preferito per la sua autenticità. Punto nevralgico di arte e di artigianato, dove anche il più astuto viaggiatore si perderà tra i vicoletti della sua medina.
Fez è famosissima inoltre per le sue Concerie, se ne contano quasi 70, nascoste tra le case e le viette; qui le pelli vengono trattate, colorate e fatte essiccare al sole prima del processo di lavorazione.

La città, vista dall’alto sembra adagiarsi alle colline che la racchiudono infatti la visita migliore si compie partendo dall’alto scendendo verso il basso per evitare le stradine in salita.
Oltre alle pelli, Fez, è molto famosa anche per i suoi tessuti e tappeti interamente realizzati con il telaio. Non dimentichiamoci che la maestria degli artigiani raggiunge il culmine con la lavorazione dell’argilla per la composizione di mosaici, vasi e vettovaglie di altissima qualità.

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CHEFCHAOUEN
Benvenuti nella perla blu del Marocco, resa famosa ormai da anni, dai Social e dai documentari di viaggio. Considerata una delle nuove mete più visitate nel 2017-18, è davvero un Must per ogni on the road in terra marocchina. Non c’è altro consiglio se non quello di perdersi nelle viuzze blu della medina.
Ogni angolo vi rapirà e infiniti scatti fotografici saranno inevitabili.
Un consiglio? Ammirate il tramonto dalla collina che si trova davanti alla cittadina; con una breve camminata di 15 minuti raggiungerete la cima in compagnia di altri turisti.

Nel rispetto delle tradizioni e della cultura marocchina, consiglio a tutti di integrarsi totalmente con le usanze del paese.
Camminate nei souq con abiti consoni, nulla di volgare e di appariscente. Sempre più turisti, presi dalla foga di scatti “Istagrammabili”, si aggirano mezzi scoperti e irrispettosi.
Sorridete e siate sempre gentili anche nelle situazioni più delicate.
Contrattate. La regola numero uno del commercio. Qui non è offensivo, come potrebbe esserlo in Italia. Qui fa parte del gioco della compravendita.
Per spostarvi tra le città, le distanze son decisamente da considerare nonostante le strade siano perfette. Un driver privato è la soluzione più comoda per spostarsi.
Considerando le tante ore di cammino per visitare le medine, una calzatura chiusa e confortevole è d’obbligo.

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