Denise Nespoli, consigliere comunale
“Esser impegnata in politica significa ascoltare ed intercettare i bisogni delle persone, e portarli all’attenzione di un maggior numero di persone, poi se si possiede un ruolo politico rappresentativo, trasformarlo in azione per la città, in normativa regionale o proposta parlamentare.
Ai giovani dico che la politica la si può fare in molti modi, facendo il rappresentante di classe a scuola, come alunna o genitore, impegnandosi nel volontariato del quartiere, o proponendo servizi o progettualità all’amministrazione della città. Io quando ero a capo del Comitato Genitori Camozzi raccolsi le preoccupazioni di famiglie che impegnate nel lavoro, non sapevano a chi lasciare i figli nel tempo del pranzo e nel pomeriggio, quando sarebbero andati alle scuole medie. Con un’altra mamma, la dirigente di allora, e il terzo settore avviammo un tempo mensa ed uno spazio compiti che ancora oggi a distanza di 8 anni funziona ancora benissimo, i ragazzini pranzano in compagnia e si autogestiscono i compiti senza esser lasciati in solitudine. Questa esperienza piacque a Giorgio Gori, forse per questo mi chiese di far parte di Lista Gori.
Fare la consigliera Comunale è una esperienza intensa, conciliare il lavoro a tempo pieno, la famiglia, la gestione della casa, le riunioni di Lista Gori, i consigli comunali, i tavoli tematici ( contro l’omofobia e pubblicità sessista), se non avessi un supporto da mio marito, mia madre e dalle mie figlie, non avrei potuto svolgere questo compito. Dobbiamo fare rete, in famiglia, nella comunitá, come consigliera Comunale credo che la presenza di noi donne sia fondamentale , allarghiamo la visione di chi amministra, proponiamo servizi più a misura di li fruisce, che tengono contro della conciliazione del tempo di lavoro e quello della famiglia, ottimizzando le risorse. Appena eletta con l’assessora Loredana Poli ragionammo sulla riforma dei nidi pubblici, valutammo il doppio part time mattino e pomeriggio, la riduzione del tempo delle liste di attesa, gli anticipi e di prolunghi degli orari…
Battaglie da fare? Proseguire quelle delle nostre nonne e delle nostre mamme, ovvero ancora impegnarsi per ottenere pari opportunità, tanto più oggi che siamo comunità urbane sempre più multiculturali.
La violenza di genere, la parità salariale con il genere maschile e il sessismo, sono altri temi cruciali. Il sessismo non riguarda solo il genere femminile, sta imprigionando in luoghi comuni anche il genere maschile, il marketing ne abusa, e persino alcuni giovani autori di musica Rap e Trap scrivono testi paurosamente sessisti, dove la donna è oggetto, ciò mi ha molto colpito… significa che noi generazioni precedenti non abbiamo traferito la memoria storica alle generazioni di oggi. Per fortuna chi lo ha fatto, vede le figlie ed i figli prendere le distanze da alcune affermazioni, atteggiamenti e linguaggi. Forse la violenza di genere ha radici anche in questo oltre che nell’assenza di educazione affettiva e nel consumismo.
Per contrastare il sessismo e le discriminazioni, dobbiamo costruire alleanze con il genere maschile, noi donne di tutte le età dobbiamo far capire ai nostri compagni, mariti e colleghi quanto questa battaglia vada combattuta insieme, in famiglia, nei luoghi di lavoro, negli ambiti educativi, e le assicuro anche in consiglio comunale! Personalmente non amo lavorare con gruppi costituiti esclusivamente al femminile, lo trovo un limite perché si vedono le cose a metà.
Consiglio alle ragazze, lo stesso che darei ai ragazzi: studiate, la cultura sarà la vostra forza e fatevi sempre rispettare da chiunque. Se volete migliorare qualcosa che non vi va, impegnatevi, costruire alleanze con chi condivide il vostro obiettivo, e cercate di raggiungerlo, tenendo sempre presente la propria identità ed i propri valori.”
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