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Dopo gli scontri

Belotti dal questore di Firenze: “Nessuna diffida per gli ultrà identificati”

Venerdì 8 marzo il deputato leghista e gli avvocati Marco Saita e Federico Riva si sono confrontati con Alberto Intini

Il deputato Daniele Belotti e i legali vicini alla tifoseria atalantina proseguono la loro battaglia per chiedere giustizia dopo gli scontri tra polizia e ultrà al termine di Fiorentina-Atalanta di mercoledì 27 febbraio. Venerdì 8 marzo il leghista e gli avvocati Marco Saita e Federico Riva sono stati a Firenze per incontrare il questore Alberto Intini (fresco di nomina come nuovo prefetto di Imperia).

Obiettivo della visita, chiedere giustizia per quanto accaduto all’altezza del viadotto del Varlungo, nella zona sud di Firenze, vicino all’ingresso dell’autostrada A1, dove intorno a mezzanotte agenti e tifosi nerazzurri sono venuti a contatto.

“Al momento non c’è in istruttoria alcuna diffida per i 130 atalantini identificati quella sera – ha commentato Belotti al termine del vertice – . Gli agenti in servizio per la semifinale di Coppa Italia erano 100 del reparto mobile di Firenze, altri 100 di quello di Bologna e 100 carabinieri della zona. Il questore non ha potuto darci altre informazioni essendo in corso un’indagine giudiziaria da parte della procura. Abbiamo ribadito le incongruenze delle molteplici versioni fornire dalla questura fiorentina”.

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