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Il sondaggio della consulta

Studenti e trasporto pubblico: quali sono i problemi in Bergamasca?

Circa 2100 studenti hanno risposto al sondaggio di un gruppo di ragazzi della Consulta Provinciale di Bergamo per la rilevazione delle opinioni pubbliche rispetto al trasporto pubblico

Pullman a volte in ritardo, affollamento sui mezzi, disagi lungo il trasporto. Sono questi gli elementi che hanno portato un gruppo di ragazzi facenti parte della Consulta Provinciale di Bergamo alla creazione di un sondaggio per la rilevazione delle opinioni pubbliche rispetto al trasporto pubblico.

Circa 2100 studenti hanno risposto alle domande, permettendo di ottenere una visione generale della situazione dei trasporti in Bergamasca.

Quasi l’81% di coloro che hanno risposto al sondaggio provengono dalla provincia di Bergamo, quindi bisogna considerare non solo i grandi centri abitativi della provincia, bensì anche i paesi più piccoli che spesso sono gli stessi che in alcuni casi sono sottovalutati dalle istituzioni, ma che allo stesso tempo possono vedere meno affluenza nell’utilizzo dei mezzi pubblici. Segue poi l’11,3 % facente parte di Bergamo Centro ed il restante 8% che non proviene dal nostro territorio provinciale.

Il mezzo di trasporto maggiormente utilizzato è il pullman (83%), seguito poi dal treno e dall’auto.

Il primo problema che si affronta è relativo alla facilità con cui si può reperire un biglietto e ne risulta che per il 56,6% è abbastanza facile, mentre per 24,5% è molto facile, a differenza del 13.6% secondo cui è poco facile. Se ne trae facilmente la conclusione secondo cui il biglietto non è difficile da reperire, ma allo stesso modo è un servizio da migliorare, non solo considerando la diffusione attraverso i punti vendita, ma anche tenendo presente l’efficienza, che a volte viene meno, dei mezzi posti sul pullman per comprare il biglietto direttamente sul bus.

Ciò nonostante, il 74% degli utenti che hanno risposto al sondaggio affermano di disporre di un abbonamento annuale, mentre il 13,5% usufruisce di un abbonamento mensile. Questo valorizza il fatto che, coloro che hanno risposto al sondaggio, usano spesso il trasporto pubblico e ne sono quindi i maggiori beneficiari, ma quando gli viene chiesto se sono soddisfatti del servizio ricevuto, il 43,5% risponde con un sincero “abbastanza”, contrariamente al 41% che è poco soddisfatto.

La spaccatura è evidente, come è altrettanto importante il fatto che solo una minima parte è molto soddisfatto del servizio di cui dispone, mentre spicca maggiormente il 12.7% che non è per niente soddisfatto. Altra spaccatura si denota nel momento in cui si chiede quale compagnia si utilizzi.

Infatti Atb regna sovrana col 39,2%, seguita in seconda posizione dalla Sab col 36,3%. Il punto più importante giunge nel momento in cui viene chiesto se, durante i tragitti, si riscontrano disagi e contrariamente a quanto si possa pensare, per il 37,5% ci sono abbastanza disagi, ma subito dopo il 36,5% afferma che le difficoltà sono poche. Anche qua la spaccatura è visibile, nonostante i disagi possano essere sia oggettivi (ad esempio dei guasti) sia soggettivi (come ad esempio il rumore, che per coloro che sfruttano la musica del telefono rappresenta un disagio secondario). Ciò nonostante i disagi ci sono, motivo per cui le aziende dei trasporti dovrebbero migliorare questo lato significativo del servizio.

Coloro che vivono una vita frenetica fra le corse del lavoro, dello studio e dei propri impegni personali, sanno bene come sia importante la puntualità dei mezzi di trasporto e come ogni ritardo possa rovinare la giornata. Il 42% è sollevato dalla situazione, affermando che i pullman sono abbastanza puntuali e quindi non devono calcolare ritardi colossali per la programmazione dei propri impegni. Lieve differenza invece la risconta il 37,8% secondo qui la puntualità è poca e ancor peggio se la passano coloro che dicono che la puntualità non esiste (16%).

Punto a favore è però la pulizia dei mezzi, che regna col 52% di risposte secondo cui il pullman è abbastanza pulito, mentre secondo il 33,7% l’igiene è poca ed è quindi necessario migliorarsi. Ricordiamoci però che i primi ad usare i mezzi pubblici di trasporto sono i cittadini, ciò significa che siamo noi che spesso non adottiamo corrette norme di comportamento, sporcando l’ambiente in cui siamo.

Problema sicuramente più serio è la questione relativa ai posti a sedere. Per il 34,6% potersi sedere è un avvenimento raro e solo il 42,6% ha la forza di affermare che a volte riesce a trovare un posto in cui rimanere per l’intero tragitto. È evidente quindi che la possibilità di sedersi è poca, dunque un aumento di mezzi potrebbe essere la risposta per un miglioramento del servizio da questo punto di vista.

Questione ben più delicata e di maggior interesse per i genitori degli studenti, riguarda il costo dei servizi. La maggior parte degli utenti spende più di 400 euro (40%), seguiti da coloro che spendono fra i 300 e i 400 € (30%) per poi passare a coloro che spendono fra i 200 e 300€ (22,5%).

Questione non meno importante riguarda gli autisti, partendo dalla sicurezza della guida, dove vince il 66,2% che afferma che la guida è abbastanza sicura, seguita poi dal 15,4% secondo cui è poco sicura, contrariamente al 14,5% che la ritiene molto sicura. Ci si chiede poi se, oltre a salvaguardare la guida, si ponga attenzione anche all’educazione e per il 56,7% gli autisti sono molto educati, nonostante il 27,2% afferma che l’educazione e la gentilezza sia un criterio da migliorare.

La questione dei trasporti però, si è affermata quando l’autunno scorso vi è stato un tragico scontro fra pullman a Gazzaniga, in cui perse la vita il quattordicenne Luigi Zanoletti, oltre al ferimento di altri due studenti. Da quel momento la sensibilizzazione è stata alta, così come la richiesta di migliorare i servizi ed evitare che altri incidenti possano accadere, perché la maggior parte degli utenti che usano i mezzi di trasporto sono proprio gli studenti che, come Luigi, affidano le loro vite ai mezzi pubblici per andare a scuola serenamente.

Ad oggi il 52,5% degli utenti che hanno risposto al sondaggio si ritengono pronti a manifestare ad un corteo per la sensibilizzazione riguardante la tematica dei disagi del trasporto pubblico. L’augurio è che tali manifestazioni non siano necessarie e che prevalga il buon senso delle aziende, sia per migliorare la qualità del servizio, sia per garantirne una maggiore sicurezza.

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