Una panchina rossa in ricordo di Marisa Sartori e di tutte le donne vittime di violenze. A un mese di distanza da quel tragico 2 febbraio, quando la 25enne di Curno venne uccisa a coltellate in un garage (leggi qui), il paese ha voluto stringersi attorno alla famiglia della giovane attraverso un’iniziativa simbolo contro la violenza sulle donne, al quale hanno partecipato anche la sorella di Marisa, Deborha, la mamma Giusi e il papà Roberto. “È esattamente un mese che lei non c’è più – ha scritto la mamma su Facebook -. Non ho la testa né il cuore libero per potere esprimere con serenità i miei ringraziamenti per la vostra vicinanza, le vostre iniziative e parole”.
La panchina si trova sulla piazza del municipio, ed è stata dipinta di rosso “utilizzando una latta di vernice rossa ed un pennello che di mano in mano come sorta di ‘testimone’ – spiegano il sindaco Luisa Gamba e la Consigliera con delega alle Pari Opportunità e Cultura, Paola Bellezza -. Abbiamo deciso di predisporre la panchina rossa sulla piazza del municipio perché questo luogo è un simbolo, non solo per la sua centralità e per la presenza della massima Istituzione cittadina ma, anche e soprattutto perché luogo di passaggio di tante persone e di aggregazione di tanti giovani, famiglie e bambini. La panchina rossa vuole essere un messaggio di speranza e di impegno permanente di tutti, giovani e meno giovani, a contrasto della violenza di genere e di quella rivolta ai più deboli della società. Una forte presa di posizione contro l’indifferenza rispetto ad ogni tipo di violenza”.
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