“La poltrona come prima scelta? Non ho mai visto nessuno, a ogni livello, presentarsi a qualsiasi evento elettorale solo per partecipare”: Diego Binelle, ex sindaco e ora candidato primo cittadino a Telgate, sceglie l’ironia per replicare alle accuse della circoscrizione Val Calepio della Lega (LEGGI).
Dopo aver amministrato per cinque anni dal 2009 al 2014, proprio sotto il simbolo del Carroccio, l’avvocato Binelle recentemente ha deciso di non rinnovare la tessera di partito e di partecipare a una nuova esperienza civica: “Il mio primo incontro con il gruppo è stato a metà gennaio – rivela – Un paio di settimane dopo mi è stata chiesta la disponibilità a fare il candidato sindaco. Appena ho sciolto la riserva l’ho subito comunicato alla segreteria provinciale, alla mia sezione di Martinengo e, per conoscenza, anche alla circoscrizione”.
Una decisione che ha un po’ agitato le acque telgatesi ma Binelle, 51 anni, professione avvocato, allontana la polemica e si focalizza sulla nuova esperienza di “SiAmo Telgate”: “Un nome che vuole richiamare la nostra provenienza – sottolinea – Candideremo solo persone residenti e con un rapporto diretto col territorio. Persone attive all’interno delle molteplici realtà sociali e della società civile, senza alcuna tessera partitica in tasca. La maggioranza avrà dai 40 ai 50 anni, poi l’idea è di inserire almeno un under 30 e uno o due over 60. Quasi tutti saranno al loro primo impegno a livello amministrativo”.
Non, ovviamente, Binelle che come detto ha già indossato la fascia tricolore per un mandato, precedente a quello dell’attuale sindaco Fabrizio Sala, allora suo vice: “La lista è civica ma a livello personale è chiaro che le mie idee rimangono le stesse – precisa – Ho fatto campagna per la Lega alle ultime europee e se mi chiedete per chi voterò alle prossime la risposta è sempre quella, anche se non ho rinnovato la tessera. Sono legato alle idee di autonomia e federalismo che, a livello locale, si traducono in responsabilità per gli amministratori: eliminerebbero le scuse e darebbero ai cittadini tutti gli strumenti per valutare l’efficacia del lavoro di sindaco e giunta”.
Scansato ogni tipo di dubbio da quel punto di vista, si torna a parlare dei lavori in corso per lista e programma, anche se i cardini paiono già essere chiarissimi e ben fissati: “Il nostro obiettivo è chiaramente quello di vincere, per questo stiamo lavorando affinchè agli elettori arrivi la miglior proposta possibile. Presenteremo idee in forte discontinuità rispetto a quelle dell’attuale amministrazione, in particolare sulla gestione del territorio in merito all’insediamento di nuove serre e dell’industria della gomma. Oggi si pensa a ulteriori 500mila metri quadrati di serre: una copertura troppo grande e che, inutile nascondersi, porta con sé anche altre problematiche legate al tipo di manodopera che viene impiegata nel settore. Sono tutti fattori che hanno già portato a un crollo repentino del valore degli immobili e alla conseguente mancanza di una politica abitativa”.
La battaglia maggiore, insomma, SiAmo Telgate la lancia sulla gestione, tutela e pianificazione del territorio, “affinchè cresca in modo armonioso e senza creare disagi alla comunità. Durante il mio mandato da sindaco ne ho già dato prova, opponendomi a due ambiti estrattivi e all’insediamento della Berco”.
Un’altra idea punta alla riduzione del carico fiscale: “In particolare il taglio della tassa sullo smaltimento dei rifiuti solidi, in primis alle nuove coppie che si stabiliranno sul territorio e agli anziani più in difficoltà. Poi vorremmo anche collaborare con le Università di Bergamo e Brescia per creare spazi destinati a neolaureati che diano vita a delle startup. Il futuro, per noi, passa da qui e non da serre, fonderie o gomma: quelle potevano essere idee buone 50 anni fa”.
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