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L'operazione

Dall’Albania al Regno Unito passando da Orio: 13 mila euro a clandestino, 4 arresti

L’intera attività ha permesso di sgominare una banda di soggetti malavitosi dediti al traffico internazionale di immigrazione clandestina. L’arrestato è stato condotto presso la casa circondariale di Piacenza a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.

La Polizia di Stato dell’aeroporto di Orio al Serio martedì 19 febbraio ha eseguito un’ordinanza di restrizione cautelare in carcere a X.J., cittadino albanese del 1987.

Dal settembre scorso la Polizia di Frontiera all’aeroporto di Orio, coordinata dalla Procura di Bergamo, aveva avviato un’indagine perché insospettita dell’incremento dei casi di cittadini albanesi diretti nel Regno Unito e Irlanda che alteravano la carta d’identità italiana modificando la fotografia del titolare e del timbro a secco.

I viaggiatori risultavano avere una prenotazione operata all’estero nelle agenzie di Tirana e Elbasan, in Albania, perfezionate in favore di cittadini italiani con precedenti di polizia e penali residenti nel piacentino, luogo da dove peraltro risultavano provenire la maggior parte delle carte d’identità indebitamente utilizzate per espatriare nel Regno Unito e successivamente denunciate dai titolari come smarrite.

La ricostruzione dei viaggi, avvenuto anche tramite utilizzo del sistema di videosorveglianza aeroportuale, ha consentito di individuare le autovetture con le quali i soggetti clandestini di volta in volta raggiungevano lo scalo aereo bergamasco.

I cittadini stranieri che giungevano in aeroporto venivano arrestati per il reato di uso e possesso di documenti falsi atti all’espatrio. Ad accompagnarli erano soggetti di nazionalità italiana, sempre pregiudicati, aventi il compito di facilitare il transito del clandestino e garantire così il rientro in Italia del documento falsificato da riutilizzare per altri viaggi.

Grazie a mirati servizi di appostamento è stato possibile cogliere in flagranza i singoli accompagnatori che venivano denunciati alla locale Autorità Giudiziaria per il reato di favoreggiamento e procedere, a loro carico, al sequestro di documentazione ed elementi utili alla ricostruzione dei fatti risalendo nel contesto a numerosi e precedenti episodi di accompagnamento riguardanti anche gli scali di Milano Malpensa e Linate.

L’attività investigativa così svolta ha portato al cittadino albanese arrestato, residente in Piacenza, intestatario e conducente del veicolo Fiat Punto ripetutamente utilizzato nei singoli episodi criminosi. X.J. era il reclutatore dei soggetti pregiudicati deputati al compito di accompagnatore pagati 500 euro per ogni prestazione. L’albanese si avvaleva anche di una fitta rete di complici operanti nel territorio albanese dove sarebbero stai perfezionati gli accordi con i soggetti interessati all’ingresso clandestino nel Regno Unito dietro pagamento di ingenti somme in denaro quantificate in 10/ 12 mila sterline inglesi.

Le indagini si sono concluse con l’esecuzione di un’ordinanza cautelare in carcere, 6 denunce per favoreggiamento all’immigrazione clandestina (di cui cinque italiani residenti nelle province di Piacenza e Alessandria), 3 arresti relativi al falso documentale di cittadini albanesi e una denuncia a carico di un minore per lo stesso reato.

L’intera attività ha permesso di sgominare una banda di soggetti malavitosi dediti al traffico internazionale di immigrazione clandestina. L’arrestato è stato condotto presso la casa circondariale di Piacenza a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.

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