Sabato 16 febbraio in centro a Bergamo il consigliere e candidato sindaco di Fratelli d’Italia, Andrea Tremaglia, assieme ai ragazzi di Gioventù Nazionale, ha incontrato i bergamaschi per portare avanti il progetto che ormai da dicembre lo vede protagonista: il pacchetto di iniziative “Bergamo città dei bambini” e “Bergamo città delle famiglie”.
Il progetto, nato come “letterina di Santa Lucia”, vuole continuare a farsi sentire per poter ridisegnare la città, usando il punto di vista dei bambini: nuovo, creativo e pieno di speranze. (LEGGI QUI)
“Vogliamo continuare ad ascoltare i cittadini e condividere con loro la nostra visione di città. Crediamo che il futuro di Bergamo parta da bambini e famiglie: vogliamo sostenere progetti che pongono l’accento sul sostegno alle famiglie e ai più giovani”, dicono i ragazzi di Gioventù Nazionale.
Il progetto Tremaglia nasce da una considerazione sulla nostra città e su quale futuro si vorrebbe per essa: “La città, nata come uno spazio sociale, di incontro e di scambio, è diventata un luogo commerciale: sempre meno cittadini, tanta gente che sembra sempre e solo di passaggio. Oggi più che mai occorre cambiare paradigma, passare dalle società per azioni alle società di relazioni: la crescita sociale ed economica sono infatti migliori sui territori maggiormente interconnessi, dove vince la creazione di relazioni di qualità, basate sulla condivisione di valori e territorio. Tutto questo non può che nascere dalla famiglia, che è il luogo in cui si impara a FARE INSIEME, è il luogo di incontro e unione tra le generazioni. La famiglia è il primo motore delle connessioni sociali e cittadine, e una città coesa è una città che può affrontare al meglio le negatività, la crescita e l’inclusione”, sostiene Tremaglia.
Quindi: famiglie, figli, genitori, nonni e “nessuno è solo”. Queste sono le parole chiave presentate ai bergamaschi nel corso del pomeriggio di sabato 16 febbraio che ha visto “una grande partecipazione e grande risposta dei bergamaschi”, come dichiarato dal consigliere di Fratelli d’Italia.
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