È stato condannato a 2 anni e 8 mesi Claudio Bosoni, 50enne di Strozza, il pirata della strada che all’alba di lunedì 2 aprile dello scorso anno, ad Almenno San Salvatore investì un’infermiera uccidendola per poi fuggire.
Quel giorno, lunedì di Pasquetta, Stella Lipitska, 53enne di origine ucraina, alle 6.20 era scesa a comprare le sigarette al distributore automatico sotto casa, in via Garibaldi, la strada che collega Almenno alla Valle Imagna. Come ogni giorno si sarebbe poi recata al lavoro alla Fondazione Casa Serena di Brembate Sopra, dove da tre anni era addetta all’assistenza dei pazienti.
Mentre stava attraversando la strada, però, era stata investita da una BMW di grossa cilindrata di colore blu. Un urto molto violento, con la donna che era stata scagliata a una cinquantina di metri dal punto dell’impatto. La 53enne morì sul colpo e furono inutili i tentativi di rianimarla da parte dei medici accorsi sul posto.
Grazie alle telecamere della zona i carabinieri del comando di Zogno risalirono alla targa dell’auto che l’aveva travolta e da quella al proprietario, Claudio Bosoni di Strozza appunto.
L’uomo aveva cercato di difendersi raccontando che stava tornando a casa dopo una cena con amici (gli esiti degli esami ematici per se fosse ubriaco avevano dato esito negativo) che all’improvviso si era trovato davanti la donna e non aveva fatto in tempo a frenare per evitare l’impatto. Sempre secondo le sue parole, aveva già detto tutto alla madre e stava per andare a costituirsi, ma i militari lo avevano anticipato andando a prenderlo a casa.
Martedì 12 febbraio la sentenza del giudice del tribunale di Bergamo Vito Di Vita, per il processo celebrato con rito abbreviato (con riduzione di un terzo della pena): l’uomo, difeso dall’avvocato Lucia Ferrara, è stato condannato a 2 anni e 8 mesi.
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