• Abbonati
Dopo sanremo

Bullismo: “Facciamo tante campagne, ma continuiamo a far male con le parole”

Dagli insulti ai ragazzi del "Volo" a Sanremo, alle critiche e maldicenze dette a Mia Martini: quando smetteremo di fare i bulli?

Si è ormai conclusa la 69° edizione del festival di Sanremo. Dopo alcune polemiche riguardanti la vittoria del cantante Mahmood e il relativo sistema di votazione, si accende un’altra grave polemica.

Durante la fase conclusiva del festival, il presentatore annuncia i tre finalisti : Il Volo, Ultimo & Mahmood. Claudio Bisio, annunciando il terzo posto al gruppo Il Volo, in sala stampa avviene il peggio. Alcuni “Giornalisti”, applaudono al verdetto imprecando : “Vaff***, Bast***, Merde” e imitando versi e movimenti delle scimmie.

Possono così essere definiti ancora giornalisti ?  Il gruppo, dopo due giorni di brainstorming, ha riunito le idee per scrivere un comunicato social: “Abbiamo avuto bisogno di qualche giorno per essere lucidi e dire la nostra su quanto accaduto. Alcuni giornalisti (ed è bene dire solo alcuni) ci hanno pesantemente insultato. Hanno usato parole come “merde”, “vaff***”, “in galera”, che consideriamo come il frutto di una vera e propria forma di bullismo, di sfottò da stadio. Queste persone non hanno portato gloria all’ordine che rappresentano, il loro atteggiamento è stato un insulto, prima che a noi, a tutti i colleghi giornalisti che svolgono il proprio lavoro in maniera seria e professionale…. …Fastidio perché ogni artista deve avere il proprio spazio di espressione musicale. Essere chiamati “merde” o vedere qualcuno che sbraita “in galera” solo perché stiamo facendo quello che ci piace fare nella vita è molto irrispettoso, nei nostri confronti ma sopratutto nei confronti della libertà di espressione. La musica dovrebbe essere libertà non motivo d’insulto!
Piero Barone, Ignazio Boschetto, Gianluca Ginoble de Il Volo.”

I tre ragazzi de Il Volo, hanno saputo rispondere elegantemente con argomentazioni giuste e puntuali.

A prendere subito le distanze da quanto accaduto, Francesco Facchinetti che spiega il suo pensiero sulle storie di Instagram : “Queste persone sono idioti incompetenti che dovrebbero essere radiati dalla professione di giornalisti. A loro voglio dire una frase che trovate all’interno dell’Uomo Ragno: Da un grande potere deriva una grande responsabilità, perché essere giornalista è un grande potere, poter utilizzare la propria penna, la carta stampata, il web, la televisione è un grande potere . Anche se il vostro giudizio poteva essere negativo nei confronti de il Volo, non è obbligatorio amare tutta la musica possibile immaginabile, gridare insulti in sala stampa in un posto così importante è qualcosa di orribile, allucinante. Spero che possiate imparare questa lezione.”

Anch’io personalmente, prendo le distanze da quanto successo, è inaccettabile un comportamento così  irrispettoso verso tre ragazzi che cercano di fare la loro passione, un lavoro. Le parole fanno molte male. Tutto questo è successo a soli due giorni dal ricordo di Mia Martini sul palco dell’Ariston, artista uccisa dalla critica e dall’ignoranza delle persone.

La stessa Mia Martini nel 1983 dichiarò :
“La mia vita era diventata impossibile. Qualsiasi cosa facessi era destinata a non avere alcun riscontro e tutte le porte mi si chiudevano in faccia. C’era gente che diceva che portavo jella..”

Sperando che si prendano seri provvedimenti, ci auguriamo che quando accaduto, non si ripeta più.

Iscriviti al nostro canale Whatsapp e rimani aggiornato.
Vuoi leggere BergamoNews senza pubblicità?   Abbonati!
Più informazioni
commenta

NEWSLETTER

Notizie e approfondimenti quotidiani sulla tua città.

ISCRIVITI