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La replica

Parking Fara, dopo l’interrogazione dei 5Stelle alla Camera: “Risultato ottenuto”

Il deputato bergamasco Devis Dori spiega quanto accaduto venerdì primo febbraio

“Con l’interpellanza sul ‘Parking Fara’ abbiamo ottenuto il risultato voluto: che il Ministero dell’Ambiente garantisse la sua costante attività di monitoraggio per garantire elevati livelli di tutela ambientale. Avere la garanzia da parte del Ministro Costa, che ha operato con successo nella Terra dei Fuochi, della sua particolare attenzione sulla questione ‘Parking Fara’, per noi è un risultato politicamente rilevante”. Il deputato bergamasco Devis Dori spiega quanto accaduto venerdì primo febbraio, quando ha portato in Aula un’interrogazione sul parcheggio in fase di realizzazione in Città Alta, che si è poi rivelata una sorta di autogol, visto che è stata sbrigata in meno di un quarto d’ora con la conferma della regolarità dell’iter svolto dal Comune di Bergamo

 

“Il fine dell’interpellanza parlamentare – prosegue Dori – è quello di tenere alta l’attenzione su una problematica, non quella di mettere un punto fermo sulle responsabilità degli amministratori, che devono invece essere valutate dalle Autorità competenti. Una cosa sono le responsabilità politiche, un’altra quelle giuridiche. A volte queste due responsabilità sono tra loro connesse, ma non è necessario. Nel caso specifico, in ogni caso, le responsabilità politiche resterebbero lì inchiodate a quella collina.

Questa interpellanza non è affatto un Autogol come qualcuno ha voluto descriverla: qui l’unico Autogol è di chi sostiene un progetto di questo tipo e che non sa più come uscirne. Se qualcuno è così orgoglioso di quel progetto, porti i cittadini in visita guidata a quel cantiere e illustri ciò che è stato fatto e soprattutto come intenderà procedere.

Il MoVimento 5 Stelle è sempre stato per l’Ambiente e per la tutela dei Beni storico-artistici e continuerà in questa direzione; se qualcun altro è più affezionato agli sbancamenti collinari, non si aspetti il nostro plauso. Ma tutti quelli che hanno messo mano in questo progetto si assumeranno le loro responsabilità.

Sul progetto del ‘Parking Fara’ non si giocano solo delle posizioni politiche diverse, ma anche e soprattutto il rispetto dell’ambiente e del patrimonio storico-artistico. Se l’ambiente, il paesaggio e la storia non saranno tutelate, allora avremo perso tutti.

Per questo motivo noi continueremo ad impegnarci; oggi ancor più forti, grazie al contributo che darà il Ministero dell’Ambiente. In più cercheremo un coinvolgimento diretto e attivo dell’Unesco, che ha già riconosciuto l’immenso valore delle Mura venete e, quindi, dell’intero contesto di Città Alta.

Le Mura venete sono state costruite a partire dal 1561; da allora, sono passati 458 anni. Il ‘Parking Fara’ invece conterrebbe più o meno lo stesso numero di posti auto (469): siamo davvero sicuri di voler barattare un anno della nostra storia con un posto auto?”.

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