È altamente probabile che Stetania Crotti fosse ancora viva prima di essere bruciata nel campo in cui è stato ritrovata tra i vigneti della Franciacorta. Sono i primi risultati dell’esame autoptico sul cadavere della mamma 42enne di Gorlago, uccisa giovedì 17 gennaio con quattro colpi di martello in testa.
Per il suo delitto è in carcere Chiara Alessandri, 43 anni, che ha confessato di aver colpito la donna dopo una colluttazione nel suo garage, di aver portato il cadavere in auto fino a Erbusco, ma non di avergli dato fuoco.
Gli inquirenti, che continuano a escludere la possibilità di altre persone coinvolte, stanno cercando elementi utili alle indagini per accertare la veridicità di questa ipotesi, ritenuta al momento poco credibile. I carabinieri del comando provinciale di Bergamo stanno analizzando le immagini dei distributori di benzina posti lungo il tragitto che ha percorso la presunta assassina con la sua Mercedes Classe B per capire se si sia fermata a comprare il carburante che avrebbe poi utilizzato per dar fuoco al corpo.
I risultati definitivi dovrebbero arrivare all’inizio della prossima settimana. Prima di tutto bisogna verificare se nei tessuti dei polmoni della vittima siano state trovate tracce di fumo e quindi appurare che sia deceduta in seguito al rogo.
Nel frattempo venerdì 25 gennaio i carabinieri del comando di Bergamo e la Scientifica hanno effettuato un nuovo sopralluogo nella villetta e nel garage dove si è consumata l’aggressione mortale. I militari vogliono capire se davvero Chiara Alessandri, come dice, avrebbe colpito Stefania per difendersi da una sua aggressione.
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