Trecentonovanta chili di droga sottratti a spacciatori e trafficanti. È quanto sequestrato dalle forze dell’ordine in provincia di Bergamo nel 2018 secondo la Direzione centrale per i servizi antidroga, l’apparato del Ministero dell’Interno che monitora quotidianamente i flussi del narcotraffico. A pesare sul dato locale sono soprattutto quelli di hashish (181,647) e marijuana (164,001), poi cocaina (22,839) ed eroina (17,749).
Tanti? Non se confrontati ai 613 del 2017: 36 di eroina, 41 di cocaina e 448 di hashish; 77 di marijuana: unico dato in controtendenza visto che la mole dei sequestri, un anno dopo, è più che raddoppiata. Basti pensare ai 50 chili rinvenuti dalla Guardia di Finanza a marzo, nel bagagliaio di un grosso spacciatore a Comun Nuovo. Stesso quantitativo “blindato” a ottobre dai carabinieri nel garage di un 34enne a Calusco. L’erba era occultata in decine di scatoloni.
Sempre in tema di cannabis, nel rapporto finiscono anche le piante sequestrate in piccole “serre” casalinghe. Come lo scorso settembre a Calcio, quando nel giardino di un 43enne, in mezzo a pomodori e zucchine, i carabinieri ne trovarono alcune alte fino a tre metri. Altre “mimetizzate” in vere e proprie piantagioni tra i campi della Bergamasca: oltre 300 nel 2018.
Secondo i dati, il mese che più degli altri ha impegnato le autorità è marzo con 173 chili di droga sottratti alla criminalità, in gran parte hashish. Segue ottobre, con 66, quando si registrò il più importante sequestro di eroina a livello provinciale: 12,5 chili rinvenuti nella casa-raffineria di una famiglia albanese a Osio Sotto. La droga, nascosta sotto il letto, veniva portata in Valle Camonica per alimentare le locali piazze di spaccio.
Numeri che, inevitabilmente, si traducono in arresti: 262 in un anno. Una ventina in meno rispetto al 2017.
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