Sono spuntati in centro, proprio davanti alla sede della Cgil. E in periferia, alle pensiline degli autobus. A Bergamo c’è chi si è divertito ad affiggere dei volantini con stampati i nomi e i volti di coloro che – sostiene l’autore, rimasto anonimo – difendono Cesare Battisti e gli “stupratori clandestini” (leggi qui).
A denunciare l’accaduto è stata Gisella Ruccia, giornalista de ‘Il Fatto Quotidiano’ che si è vista immortalata nel volantino insieme ad altre sette persone. Comuni cittadini che hanno sporto denuncia, ma anche personaggi noti: vedi il vignettista Vauro Senesi e lo scrittore Roberto Saviano.
Sulla questione è intervenuto L’Anpi Provinciale, che ha espresso solidarietà alle persone raffigurate sui volantini: “Attivisti – si legge in una nota – ‘colpevoli’ solo di esprimere liberamente il proprio pensiero. Questo ci fa tornare alla mente pagine buie della nostra storia che purtroppo riaffiorano anche grazie al clima di odio e violenza che l’attuale Governo contribuisce ad alimentare”.
“Un’intimidazione schifosa – l’ha definita Rifondazione Bergamo, che ha visto coinvolto uno dei suoi iscritti -. Non intendiamo sopravvalutare questa esternazione rabbiosa, ma non vogliamo nemmeno passarla sotto silenzio o subirla. Per questo vogliamo esprimere con forza la nostra vicinanza a a tutte le persone prese di mira, nel loro diritto al dissenso e alla libertà di espressione“.
Il messaggio di Liberi e Uguali: “Il tentativo di condurre la battaglia politica indicando liste di proscrizione e lanciando messaggi di odio e minacce va rimandato al mittente senza fronzoli”.
E l’Arci nazionale si accoda: “Un messaggio dal chiaro intento intimidatorio, rispetto al quale ci dissociamo con tutte le nostre forze. Esprimiamo solidarietà alle persone coinvolte, ribadendo il nostro impegno a continuare a difendere, in ogni occasione e con ogni mezzo, la libertà di parola e di espressione”.
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