Roberto Calderoli è stato condannato in primo grado a un anno e sei mesi. Lunedì 14 gennaio la sentenza al tribunale di Bergamo, per il processo a carico del coordinatore delle segreterie nazionali della Lega Nord per la diffamazione aggravata dall’odio razziale.
Un procedimento scaturito per la frase pronunciata dal palco della festa della Lega di Treviglio il 13 luglio 2013, contro l’allora ministro dell’Immigrazione Cecile Kyenge: “Amo gli animali – disse davanti a 1.500 persone -, orsi e lupi, com’è noto. Ma quando vedo le immagini della Kyenge non posso non pensare, anche se non dico che lo sia, alle sembianze di un orango”.
Una frase che fece ridere i presenti, ma che portò anche all’apertura – meno di una settimana dopo – di un procedimento penale nei confronti del vicepresidente del Senato.
L’esponente lumbard si era poi scusato, ma troppo tardi. Il pubblico ministero Gianluigi Dettori aveva chiesto due anni, ma il collegio presieduto dal giudice Antonella Bertoja ha sentenziato un anno e sei mesi. Calderoli non era presente in aula, perchè ricoverato in ospedale a Padova per alcuni accertamenti.
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