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Il tributo

Anche nei cinema bergamaschi il film sul riscatto di Mia Martini

Il film dedicato a Mia Martini sarà nelle sale cinematografiche per tre giorni, il 14-15-16 gennaio prima di andare in onda su Rai1 dopo il festival di Sanremo.

Si potrà vedere anche in tanti cinema bergamaschi “Io sono Mia”, il film dedicato a Mia Martini che sarà nelle sale cinematografiche per tre giorni, il 14-15-16 gennaio prima di andare in onda su Rai1 dopo il festival di Sanremo.

A dare volto e voce alla cantante è Serena Rossi, che spiega: “Mimì si è presa la sua rivincita contro le cattiverie, dando un grande esempio di dignità e integrità”.
Questo film, prodotto da Eliseo Fiction in collaborazione con Rai Fiction e diretto da Riccardo Donna, arriva dritto come “un colpo al cuore”, sottolinea Loredana Bertè, che ha collaborato con la produzione raccontando aneddoti e dettagli della vita e del carattere della sorella, scomparsa nel 1995.

Non hanno voluto partecipare, invece, il grande amore di Mimì, Ivano Fossati, e l’amico di sempre Renato Zero. “Mi dispiace molto, ma non ha tolto nulla” commenta Loredana Berté, che invece non lesina critiche a chi contribuì a creare una cappa di isolamento intorno a Mia Martini, che per questo rimase lontana dalle scene: “Alcuni sono ancora vivi, io non faccio le loro trasmissioni, continuo a rifiutarle e quando li vedo – sottolinea – bastano gli occhi”. Per far capire a che punto arrivò quella terribile voce secondo la quale l’artista portava sfortuna, Loredana Bertè racconta che ci fu un Sanremo in cui chi organizzò il festival strinse una sorta di accordo segreto con una persona vicina a sua sorella: la paura che crollasse il teatro era tanta che ci voleva un garante che sedesse in prima fila durante la sua esibizione. Il teatro, ovviamente, non crollò: “Chiunque sia grande viene eliminato dicendo che porta jella e Mimì – dice la sorella – era troppo grande”.

Questo film “è solo un piccolo modo per chiederle scusa, tutti noi del mondo dello spettacolo non abbiamo fatto abbastanza – ammette Riccardo Donna – per combattere ciò che le stava accadendo”. Un ostracismo che il direttore di Rai Fiction Eleonora Andreatta non esita a chiamare con il suo nome: “Un’esclusione che chiamerei violenza su una donna, cui questo film restituisce memoria e onore”. Anche per Luca Barbareschi “una delle cose peggiori di questi anni è la maldicenza, cadere in basso è la cosa più facile al mondo e questa donna è stata distrutta dalla maldicenza”. Eppure ha trovato il modo di riemergere, come racconta il film, che “restituisce l’anima di Mia Martini” – spiega la sceneggiatrice Monica Rametta.

La trama racconta di quando a Sanremo, nel 1989, un’esile figura femminile percorre i corridoi che portano al palco del teatro Ariston. È Mia Martini al suo rientro sulle scene dopo anni di abbandono: “Sai la gente è strana prima si odia poi si ama” è la prima strofa della sua nuova canzone, della sua nuova vita. Mimì, in una serrata intervista con Sandra, una giornalista che in realtà a Sanremo vorrebbe incontrare Ray Charles e che considera Mia Martini un ripiego, ripercorre la sua vita: gli inizi difficili da bohémienne; il rapporto complesso col padre che, pur amandola, la ostacola fino a farle male; una storia d’amore contrastata che la travolge segnando il suo destino sentimentale; il marchio infamante che le si attacca addosso come la peste condizionando la sua carriera con alti e bassi vertiginosi; il buio, fino alla nuova dimensione di vita più pacificata.

Per consultare la programmazione dei cinema bergamaschi per questa settimana e sapere dove e quando vedere il film clicca qui.

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