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Il panterone

Zapata scala la classifica dei bomber sulle orme di Denis e del Papu

L'Atalanta ha ritrovato un centravanti vero: 8 gol nelle ultime 5 partite, 9 reti in campionato, 11 tenendo conto anche dell'Europa (i due con l'Haifa).

Habemus bomber, ormai non ci sono più dubbi. Dopo averci regalato i tre punti a Udine con una tripletta e poi contro la Lazio, Duvan Zapata quasi trascina l’Atalanta alla vittoria anche contro la Juve. Quasi. Perché poi arriva Ronaldo e la Juve con lui non perde, perché CR7 fa ancora gol. Ma per l’Atalanta è un gran risultato e la Juve, che sta volando, a Bergamo è costretta a frenare.

Soprattutto, se vogliamo tornare all’argomento che ci interessa, l’Atalanta ha ritrovato un centravanti vero: 8 gol nelle ultime 5 partite, 9 gol in campionato, 11 tenendo conto anche dell’Europa (i due con l’Haifa). Non è certo un signor nessuno anche tra i bomber della serie A, Duvan Zapata, ora al 5° posto assoluto. Tanto per dire, come lui ha segnato un certo Icardi, oltre a Caputo dell’Empoli. Il capocannoniere, alla vigilia dell’ultima giornata dell’andata, è il genoano Piatek con 13 gol, seguito da Ronaldo a 12, poi Quagliarella a 11 e Immobile a quota 10.

Ma, al di là della scalata nella classifica cannonieri, è fondamentale il contributo di Duvàn per la causa nerazzurra: abbiamo detto dei sei punti guadagnati contro Udinese e Lazio e prima ancora i tre punti grazie al gol segnato contro il Bologna (dopo la rete di Mancini). Perciò, 9 reti, comprese quelle con Napoli e Genoa e le ultime due contro la Juve, che hanno portato all’Atalanta 10 punti.

Facciamo un passo indietro, cioè proviamo a confrontare Zapata con i bomber atalantini della storia recente, da Inzaghi capocannoniere in poi, in pratica gli ultimi vent’anni. E vediamo che per trovare un rendimento superiore, nelle prime 18 giornate, bisogna risalire al German Denis della stagione 2011-2012, che segnò 12 gol in 18 giornate e 16 gol alla fine del campionato. Poi bisogna andare molto più indietro, cioè alla stagione 2001-2002, nella quale Cristiano Doni conquista la maglia azzurra per i Mondiali e in campionato segna in totale 16 gol, realizzandone 11 nelle prime 18 partite. La stessa media, 11 reti nelle prime 18 partite, aveva ottenuto Filippo Inzaghi nella stagione d’oro in cui diventò capocannoniere della serie A con 24 reti (25 comprendendo la Coppa Italia).

Certo, fa effetto il rendimento di Zapata anche perché per 10 giornate non aveva fatto gol in campionato. Soltanto in Europa League, 2 reti in agosto contro gli israeliani dell’Haifa. Poi l’esplosione, la prima rete del Panterone a Bologna, due giornate di pausa tra Inter ed Empoli e la striscia di gol, 8 nelle ultime 5 partite. Di questo passo, dove potrebbe arrivare Zapata?

Ovviamente in doppia cifra, probabilmente a quota 15 o 16 come Gomez due anni fa (il Papu nelle prime 18 partite aveva segnato 5 gol), o come Denis nel 1011-2012, o lo stesso Denis che segnò 15 gol nel 2012-2013 (e ne aveva realizzati 13 anche nel 2013-2014, poi 8 nel 2013-2014). E Zapata è già vicino al proprio miglior rendimento in Italia: 11 gol con la Sampdoria nel 2017-2018, 10 gol con l’Udinese nel 2016-2017. Il massimo, in Argentina nell’Estudiantes: 13 gol nel 2013.

Insomma, non segnerà magari come Inzaghi (ma chi ci riuscirà ancora, nell’Atalanta?), però Duvàn Zapata è un bomber vero, che tra l’altro fa anche un gran lavoro per la squadra, da metà campo in su e spesso anche in difesa ad aiutare sulle palle alte o a ripiegare per proteggere la squadra.

Quindi: ora che Zapata c’è, ci aspettiamo un contributo migliore da parte di Ilicic che è fermo a quota 3 e l’anno scorso ha fatto 11 gol, 13 con la Fiorentina nella stagione 2015-2016, col Palermo 10 nel 2012-2013. Difficile invece rivedere tanti gol dal Papu, ora spostato a un ruolo più di costruzione del gioco che di realizzazione.

Un’ultima considerazione. Il rigorista forse continuerà a essere Ilicic o lo farà in alternativa a Zapata, però ci piacerebbe che si migliorasse la precisione sui calci di punizione, dove dai tempi di Doni non esiste uno specialista vero. Ci riuscirà Ilicic? O ancora Gomez? O ci proverà anche Zapata? Magari il bomber colombiano ci sta pensando, per arricchire il proprio bottino di gol.

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