La presentazione

Dopo l’aquila c’è il grifone: contro il Genoa Gasperini si affida a Gomez, Ilicic e Zapata

Dopo la preziosissima vittoria interna con la Lazio i nerazzurri sono ospiti del Genoa: tre punti consentirebbero ai bergamaschi di restare nei piani altissimi

Importantissima gara quella che attende quest’oggi la Dea che renderà visita al Genoa.

Sì, perché la bella vittoria ottenuta lunedì sera, seppur con grande fatica, contro la Lazio, ha proiettato i nerazzurri al 6° posto della graduatoria, in piena zona Europa League ed a soli 3 punti addirittura dalla Champions.

Dovendo poi affrontare la Juve nel Boxing Day in una gara che appare scontata (forse, chi lo sa), ecco che l’incontro di Marassi assume una veste fondamentale per rimanere attaccati alla zona che conta.

Certo, non sarà facile, anche e soprattutto perché al timone dei rossoblu è arrivato Cesare Prandelli che non solo ha già fatto sentire la sua mano nella gara, seppur persa, di Roma, ma soprattutto perché il mister bresciano conosce alla perfezione i nerazzurri.

La squadra genoana occupa attualmente il 16mo posto della classifica distanziata di 8 lunghezze dalla Dea ed in una posizione appena sopra la zona calda della graduatoria. Nonostante ciò credo personalmente che il Grifone abbia delle potenzialità ben al di sopra delle formazioni che si trovano attualmente nella medesima zona della classifica, per cui credo che con il tempo Prandelli saprà riportarlo in una posizione maggiormente confacente alla propria forza.

Direi però che questa rimonta potrebbe tranquillamente cominciare dalla prossima partita.

Mister Prandelli recupera Gunter e Lapadula, così come sarà del match anche Criscito che ha scontato la squalifica. L’unico indisponibile rimane Mazzitelli, che accusa un fastidio fisico.
In casa nerazzurra sembra aver recuperato Palomino che era uscito claudicante dalla sfida contro la Lazio. In difesa dovrebbe essere riconfermato Mancini al posto di Masiello, oltre a Toloi. Davanti il trio formato da Ilicic, Gomez e Zapata.

L’Atalanta non perde a Marassi dalla stagione 2009/2010 allorché la formazione allora allenata dal Gasp prevalse con un secco 2-0 frutto delle marcature di Palacio e Crespo. Da allora 7 risultati utili consecutivi, 4 pareggi e 3 vittorie. Più nel dettaglio la Dea vince consecutivamente nel tempio genoano da tre anni: nel 2015/2016 fu 1-2 (D’Alessandro, Pavoletti e Kurtic), stesso risultato lo scorso anno, grazie alle reti di Bertolacci, Ilicic e Masiello, mentre nel 2016/2017 ci fu un clamoroso 0-5 con la tripletta del Papu e i gol di Conti e Caldara.

Se si scorrono i nomi dei giocatori che compongono la rosa rossoblu, appare davvero difficile pensare che la formazione di Prandelli occupi l’attuale posizione di classifica: Marchetti, Criscito, Spolli, Veloso Lapadula, Pandev, tutta giocatori di ottime capacità. E soprattutto quel Krzysztof Piątek, fino a qualche mese fa semisconosciuto attaccante polacco, diventato l’attuale capocannoniere della massima serie con una media vicina ad 1 gol a partita.

Nonostante la prolificità in zona gol del polacco, l’uomo che toglierei agli avversari è però, come dissi anche lo scorso anno, Goran Pandev. L’attaccante macedone ha sempre fatto bene in tutte le squadre nelle quali ha militato (in Italia 87 reti realizzate) e rappresenta uno spauracchio per tutte le difese. Senza la spinta di Florenzi in area (non punita con il sacrosanto rigore), domenica scorsa avrebbe certamente pareggiato il 3-2 di Cristante.

Cito un solo ex, ma di gran peso. Non sarà infatti certamente una partita qualsiasi per mister Gasperini che sulla panchina rossoblu si è accomodato per ben 274 volte ed è ancora molto amato dalla tifoseria locale.

Il Genoa Cricket and Football Club, come forse tutti sapete, è la più antica società di calcio italiana visto che nacque il 7 settembre 1893. Si può dire che erano altri tempi, che i campionati erano molto più corti e semplici, sta di fatto che in 26 anni, tra il 1898 ed il 1924, la squadra rossoblu vinse ben 9 scudetti, tra cui il primo in assoluto assegnato in Italia.

Curiosità: ma cosa è il Grifone, simbolo del Club e fatto proprio dalla società in quanto presente nello stemma della città di Genova? In sostanza si tratta di una figura araldica costituita dall’incrocio tra un’aquila e un leone.

L’aquila l’abbiamo già abbattuta: vediamo ora di fare lo stesso con questa “strana” figura.

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