Esasperata dalla situazione di suo figlio tossicodipendente, si è improvvisata poliziotta e ha fatto arrestare il suo pusher. Protagonista della vicenda una mamma-coraggio, che nel pomeriggio di mercoledì 19 dicembre ha contattato la questura di Bergamo chiedendo l’intervento di una volante nel quartiere di Campagnola a Bergamo.
La donna, 67 anni, in particolare, ha raccontato di un probabile incontro tra il figlio, 38enne, con problematiche di salute oltre che di droga, e uno straniero per un presunto acquisto di cocaina. In particolare ha riferito di aver poco prima ascoltato una conversazione tra i due, in cui il figlio si impegnava a consegnare all’interlocutore il computer che la madre gli aveva regalato per Natale.
Conoscendo le sue problematiche, la donna ha atteso che uscisse con l’auto, ha chiamato un taxi e l’ha seguito. Nel frattempo riferiva agli agenti, con i quali era in contatto telefonico, i suoi spostamenti.
Giunti sul posto, in via Campagnola, i poliziotti hanno fermato un cittadino marocchino di 31 anni, H.A., regolare e senza precedenti di Polizia, oltre al figlio della donna. Allo straniero è stato trovato il computer, del quale non ha saputo giustificare le ragioni del possesso. Il figlio della donna invece ha dichiarato di averglielo ceduto per amicizia.
Considerata la situazione e quanto riferito dalla madre del tossicodipendente, gli agenti hanno proceduto con la perquisizione sia dello straniero, che della sua abitazione, nelle vicinanze.
Nell’appartamento sono state rinvenute 21 dosi di cocaina termosaldate e pronte allo spaccio. Sequestrati anche cinque telefoni, di cui uno provento furto, restituito al proprietario.
Dopo il processo per direttissima nella mattinata di giovedì 20 dicembre, per l’uomo è stata disposta la misura cautelare del carcere. Il processo è stato aggiornato al 10 gennaio.
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