I vicini raccontano di urla del bimbo in casa con il padre, tra singhiozzi disperati e rumori di sedie. La vicenda arriva da un paese dell’Isola Bergamasca: ha come protagonista il figlio di due genitori separati, a settembre affidato all’uomo, indagato per maltrattamenti all’ex moglie. Secondo l’avvocato della donna, Francesco Miraglia, anche il piccolo ora sarebbe vittima di violenze.
Il giudice del tribunale di Bergamo l’ha affidato al padre, anche se indagato per violenza domestica e maltrattamenti verso la madre. La donna non può avvicinarsi al figlio perché, sempre il tribunale, le ha vietato di farlo, se non un’ora a settimana in un ambiente protetto, in presenza delle assistenti sociali. Secondo la perizia tecnica disposta dal giudice, soffrirebbe della Sindrome di Münchhausen, per cui inventerebbe traumi psicologici e malattie per attirare l’attenzione.
Nei giorni scorsi i vicini di casa dell’uomo hanno raccontato alla madre di grida del piccolo e di strani rumori provenienti da quell’abitazione. La donna ha sporto querela alla questura di Bergamo e ha presentato un esposto alla Procura della Repubblica.
“Chiederemo una nuova perizia, che il tribunale riveda le sue decisioni e affidi il bambino alla madre – annuncia il suo avvocato, Francesco Miraglia – . Incredibile poi la motivazione che ha spinto i Servizi sociali e il tribunale a togliere il bambino a sua madre: secondo la perizia tecnica, la donna soffrirebbe della Sindrome di Münchhausen“.
“Un quadro smentito – prosegue il legale – dai Servizi psichiatrici che l’hanno successivamente vista e valutata, secondo i quali la signora è perfettamente sana, certo provata dallo stress che questa situazione le causa. Ci auguriamo che alla luce delle testimonianze dei vicini, qualcuno intervenga e ponga fine al calvario che sta vivendo questo bambino”.
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