Il sovrintendente alla Scala al sindaco: “In Attila nessun oltraggio alla religione”
"Una scena blasfema, vi invito a toglierla": la lettera che il sindaco di Cenate Sotto Giosuè Berbenni ha inviato alla scala di Milano ha ricevuto una risposta rassicurante da Alexander Pereira
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“Una scena blasfema, vi invito a toglierla”: la lettera che il sindaco di Cenate Sotto Giosuè Berbenni ha inviato alla scala di Milano per stigmatizzare un passaggio dell’Attila di Giuseppe Verdi, di cui sono in corso prove e allestimento e che verrà proposta il 7 dicembre all’apertura della stagione del massimo teatro milanese, ha avuto un’eco a livello nazionale. E una risposta da parte dello stesso sovrintendente alla Scala Alexander Pereira. Una risposta netta che intende rassicurare il sindaco: “Nessun oltraggio a sentimenti religiosi, ma il contrario”.
Ecco la lettera.
Gentile professor Berbenni,
il 7 dicembre è un appuntamento culturale di primaria importanza nella vita del nostro Paese, atteso da tutti e seguito da migliaia di persone. Proprio questa attesa suscita a volte la tentazione di giudicare uno spettacolo prima che sia andato in scena, ma a questa tentazione occorre sempre resistere anche per rispetto per le persone che con dedizione e professionalità stanno facendo un lungo percorso di creazione dell’allestimento.
Quest’anno va inscena Attila d Giuseppe Verdi: un’opera drammatica che interroga noi tutti. Lo spettacolo che proporremo sarà uno spettacolo forte, fedele alle intenzioni del compositore, e spero che il 7 dicembre Lei abbia come tanti italiani l’occasione di seguirlo in televisione. Ma mi sento di rassicurarla fin d’ora che quando al vedrà con i suoi occhi non potrà ravvisare nessun oltraggio ai sentimenti religiosi, perché l’opera racconta esattamente il contrario.
Cordialmente
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